E’ da un po’ di tempo che volevo scrivere questo articolo. L’idea di scriverlo è avvenuta qualche mese fa, quando un “hosting manager” mi chiese se volevo ricevere un determinato pacchetto hosting. Io vedendo la qualità rifiutai, ma ci fu qualcuno che conosco (mi spiace, ma non faccio nomi) che accettò il “contratto” con questo tizio e ricevette un servizio a dir poco scandaloso. Anzi che proprio non funzionava.
Vi ricordate quando scrissi l’articolo riguardante l’assistenza tecnica di computer effettuata da falsi tecnici che molto probabilmente non sanno quello che fanno? Bene. Lo stesso problema riguarda anche il settore hostimg, con la stessa diffusione, ma qui ci sono problemi che io ritengo ancora più importanti e che poi voi, quando avrete finito di leggere questo articolo, ne trarrete un giudizio personale.
Ma facciamo un passo indietro.
Circa cinque mesi fa io ricevetti da un fantomatico hosting manager via chat Facebook (da notare la professionalità) una richiesta in cui mi veniva offerto un pacchetto hosting, che riteneva anche economico.
In quel periodo io pagavo un pacchetto, sempre da 1and1, molto economico, ovvero sui 60 euro annui.
Questa persona mi offrì un servizio a 20 euro di differenza, che aveva se va bene un decimo delle risorse che il mio pacchetto aveva. Specificatamente a me serviva molto spazio e lui me ne offrì 25 GB, quando io avevo lo spazio illimitato.
A me serve un buon numero di database, anche perché utilizzo il mio hosting anche per studiare. Io ne possedevo 20 da 1 GB su SSD, su server esterno criptato. Lui me ne offrì 3 da 500 MB in locale, ovviamente non SSD e ovviamente non criptati.
Insomma non avevo praticamente nulla. Ma ero curioso, anche perché sapevo che qualche mio amico aveva accettato uno di questi pacchetti e quindi volevo sapere se ne valesse la pena. Magari potevo contrattare sul prezzo e sulle risorse offerte, fino ad arrivare ad un piano, a me soddisfacente e ovviamente a lui redditizio.
Ma prima volevo provarlo come beta, soprattutto prima di trasferirvi i miei file all’interno.
Così richiesi un account beta, che lui mi offrì, in prova per 5 giorni.
Io feci alcune prove e notai cose che veramente erano indecenti, problemi molto importanti, che mi confermarono anche alcuni altri clienti, che ormai rimasero fregati e ovviamente non rividero più i loro soldi.
Il primo problema fu che io e nessun altro cliente aveva il diritto di gestire il proprio dominio, gli indirizzi IP, i sottodomini e molti altri aspetti.
In poche parole non avevamo i permessi necessari. Non avevamo neppure il permesso di gestire appieno i database MySQL. Inoltre il servizio, gestito tramite il pannello di controllo Plesk, era fatto così male, che venivano proposte varie installazioni di vari CMS (come WordPress), buggate, in quanto venivano installate con più di 40 lingue di default. Conseguenza di questo bug? Molto semplice: ogni giorno c’erano da aggiornare più di 20 pacchetti di traduzione linguistica, che facevano aumentare lo spazio occupato, risorse al database e alla ram dell’hosting e un notevole lasso di tempo perso da parte del cliente.
Oltre a tutto ciò, cerano altri problemi. Il primo fra tutti era il trasferimento file tra il proprio hosting e questo pacchetto nuovo. Il problema era molto semplice. Questo hosting manager era così bravo che non sapeva gestire il proprio server al meglio e quindi i file si dovevano trasferire manualmente. Di conseguenza era necessario scaricare tutto (io avevo 60 GB di roba) e poi ricaricarla tutta. Bello, a parte il fatto che con le connessioni italiane ci sarebbero voluti secoli.
Ma immagino che tutto questo non sia ancora sufficiente per farvi avere un’opinione completa. Per questo specifichiamo alcuni altri dettagli, che penso vi saranno molto di aiuto.
Per gestire un hosting è necessario comprare un server dedicato o “affittarlo” da un provider. In questo caso questo hosting provider ha deciso di acquistare un server dedicato di fascia medio-alta su 1&1.
Qualsiasi agenzia vende a un prezzo piuttosto alto un server dedicato, anche perché per l’appunto sono macchine interamente dedicate. Questo vuol dire che all’azienda sono costi maggiori, che ovviamente faranno pagare al cliente.
In tutto si arriva anche a pagare la bellezza di 60 o 70 euro al mese (dipende dal piano che scegliete).
Bene. Questa persona aveva stipulato questo contratto con 1&1, aveva acquistato il server. Ma non è stato furbo. Una persona furba avrebbe prima di tutto aspettato di avere clienti sufficienti e poi sufficientemente, quando era sicuro di riuscire a pagare le spese e magari trarne un guadagno, avrebbe potuto affrontare questo acquisto.
Ma dato che non è stato molto furbo, ha deciso di comprarlo subito. Conseguentemente ha fatto molta fatica a pagarlo. Ma dato che è stato ancora più furbo, ha deciso di effettuare un ulteriore upgrade e passare al pacchetto successivo.
Con questo, però ha commesso diversi errori. Il primo è che per sbaglio ha chiuso la metà degli hosting dei suoi clienti, con la conseguente perdita di tutti i dati di queste persone, che non potranno essere risarcite, perché non hanno una fattura o un contratto legale per controbattere, la perdita del dominio e dello spazio acquistato.
Tutto molto bello.
Traendo le somme, questo articolo non l’ho scritto per raccontare quello che è capitato a me, anche perché poi il pacchetto non l’ho acquistato. Questo articolo l’ho scritto per segnalarvi un problema, grave. Come nel caso dell’assistenza per PC, ci sono moltissime persone che sostengono di offrire servizi hosting. La maggior parte di queste persone offre però servizi non adatti, perché aimeh non tutti sono in grado di gestire un server, anche se può sembrare facile. Neanche gestire un hosting in modo avanzato lo è e questo lo imparo ogni giorno. Perché se si vogliono realizzare progetti complicati, c’è bisogno di utilizzare approcci più complessi, per spiegare meglio.
Le persone che offrono questo tipo di servizio, alla fine non fanno altro che truffare le persone. E qui non c’è soltanto il rischio di rovinare un computer, ma anche il rischio di perdere tutti i dati accumulati nel tempo all’interno dell’hosting. E vi posso garantire che non è una cosa piacevole.
Infine, quando vedete un servizio che è in regola e ok, costa di più, preferitelo ad invece un servizio meno costoso e non in regola, che non vi potrà dare mai la garanzia che funzioni bene e che i vostri dati rimangano al sicuro.
In questo articolo non ho voluto fare nomi. Questo per evitare problemi di alcun genere. Quindi a tutti quelli che ora vogliono rompere le balle (passatemi il termine) nei commenti, non potranno farlo.
Con questo è tutto. Mi raccomando prestate attenzione a quello che acquistate e ai servizi a cui aderite
Ciao a tutti. Alla prossima.