Ecco qui dopo un po’ di tempo con il continuo della guida sul Java. Come al solito prima di partire ti avverto che per capire al meglio quanto segue ti conviene leggere gli articoli postati qui sotto:
Detto questo procediamo.
Nello scorso articolo avevamo visto la classe che gestiva i dati in ingresso. Avevo anche annunciato che nella prossima parte della guida (che è questa) avremmo trattato ancora di variabili.
Eh si ancora di queste variabili. So che ormai non ne puoi più, ma le variabili sono degli strumenti fondamentali nella programmazione per la creazione di qualsiasi tipo di software, fino ad arrivare a un sistema operativo. Pensa che le variabili sono indispensabili perfino nei videogiochi e il loro utilizzo è quello di tracciare le posizioni (con l’asse x e y) dei vari personaggi, delle case, servono anche per tracciare gli oggetti in modo che siano in prospettiva prospettiva ecc…
Quindi non le abbandoneremo mai.
Oggi andiamo a vedere degli argomenti pratici molto semplici che ci porteranno a creare strutture e algoritmi (vedremo la prossima volta cosa sono) più complessi andando a vedere nuove forme di programmazione.
Questi argomenti sono gli operatori. Abbiamo visto fino ad ora gli operatori operazionali (che servono per eseguire operazioni matematiche). Oggi andremo a vedere una nuova forma di utilizzo di questi operatori che si divide in:
Operatori unari
Operatori binari
Operatori ternari (questo tipo di operatore lo vedremo poco più avanti perché prima va introdotto un altro argomento).
ecc…
Una volta capiti i primi 3, gli altri vengono compresi in modo autonomo.
Questi tipi di operatori agiscono unicamente sulle variabili.
Gli operatori unari agiscono su una sola variabile.
Quelli binari su due variabili, quelli ternari su tre variabili ecc…
Andiamo a vedere il primo tipo.
Ti sarai subito chiesto com’è possibile compiere delle operazioni con una sola variabile. Con ci la sommo? Con chi la moltiplico? Vediamolo insieme.
Innanzi tutto c’è da dire che gli operatori unari non comprendono la moltiplicazione (*) e la divisione (/), ma soltanto l’addizione (+) e la sottrazione (-).
Andiamo a vedere come si applicano:
[java]
int v1 = 1;
v1++;
System.out.println(v1);
[/java]
Vediamo cos’ho fatto.
Ho dichiarato e inizializzato una variabile di tipo int e l’ho chiamata v1, inizializzandola con il valore 1.
Nella seconda riga ho scritto:
v1++;
È come se scrivessi v1 + 1;
È la stessa cosa.
Per la sottrazione è la stessa cosa dell’addizione:
v1–;
System.out.println(v1);
In questo caso è come se scrivessi v1 – 1;
Ti potrai chiedere qual’è il sensi di imparare un’operatore del genere per sommare di 1 il valore di una variabile.
Il senso ora non c’è, ma questo è un concetto fondamentale per riuscire ad usare al meglio una nuova forma di programmazione che andremo a vedere poco più avanti.
E quindi gli operatori unari li abbiamo già visti.
Andiamo a vedere quelli binari.
Gli operatori binari come dicevamo prima agiscono su due variabili.
Se io dovessi sommare il valore di una variabile con un’altra userei questi due modi:
[java]
int v1 = 33, v2 = 12;
int r = v1 + v2;
// Oppure:
int v1 = 33, v2 = 12;
v1 = v1 + v2;
[/java]
Il terzo modo e il nuovo modo è quello permesso dagli operatori binari:
v1 += v2;
Quello che ho appena scritto è uguale a v1 = v1 + v2;
Praticamente dico che voglio che alla variabile v1 sia assegnata il valore della somma tra la variabile stessa (v1) con la variabile v2.
Diciamo che il terzo modo è una forma più contratta, più veloce da scrivere.
Con questo direi che è la fine di questo articolo, che è stato una preparazione per affrontare degli argomenti più complessi.