Microsoft si è inserita come membro della Linux Foundation. Questa è la notizia che attualmente sta spopolando tra i vari blog e sta girando, sempre più, anche in moltissimo canali di tecnologia su Youtube. La cosa non sembra strana a prima vista.
Sempre più spesso si vedono nuove collaborazioni. Aziende che si uniscono, o detto con la giusta terminologia, si fondono insieme con un’unico obiettivo: portare al cliente finale un prodotto che può essere definitivo.
La cosa che ha fatto scatenare la montagna di post è che Microsoft è un’azienda che lavora e ha sempre lavorato, fin dalla sua nascita sul mercato, con una filosofia proprietaria si è unita alla Linux Foundation, una fondazione che lavora con filosofia Free Software, licenziata con licenza GPL, attualmente alla versione 2.
Uno potrebbe chiedersi cosa ci sarebbe di sbagliato in questo. Beh in realtà nulla. Per lo più è un fatto strano, dato che fino a qualche anno fa, il CEO di Microsoft, Steven Anthony Ballmer, considerava GNU/Linux, o comunque tutta la filosofia open in generale, un movimento controproducente e che non avrebbe portato alcun cambiamento positivo all’interno di nessuna realtà informatica, in special modo all’interno dell’azienda Microsoft stessa.
Ma le cose evidentemente sono cambiate. Nel 2014 la carica di CEO Microsoft è stata occupata da un’altra persona, ovvero Satya Nadella, Questa persona ha visto sotto un’altra ottica l’economia dell’intera azienda. Questa sua prospettiva la vedremo tra poco. Facciamo prima un passo indietro.
Ogni azienda ha in particolare un obiettivo. Soprattutto se si tratta di una multinazionale. L’obiettivo è di rimanere primato nel mercato, di mantenere la posizione nel tempo e quindi di mantenere la propria fetta di mercato e cercare di ampliarsi nel corso del tempo. Con questo tipo di obiettivo, al giorno d’oggi è impossibile chiudersi al proprio operato, come ha sempre fatto ad esempio Linux Foundation.
Questo significa che è impossibile operare in un mercato, dove ci sono clienti che necessitano di diverse esigenze. Ad esempio Linux stesso è nato per il mondo server e successivamente è sbarcato (passatemi il termine) anche per il lato desktop, offrendo agli utenti una determinata soluzione, che fosse facile.
Ma qui c’è un problema. Innanzi tutto Linux è arrivato dopo a questo mercato. Già Microsoft ha già creato una buona schiera di utenti e clienti fedeli, che non abbandoneranno il loro prodotto. E’ riuscita nel corso degli anni a crearsi una nicchia sempre più grande, facendo provare al cliente fiducia verso i loro prodotti.
La situazione è peggiorata quando il sistema Microsoft si è rivelato davvero instabile e quindi non è in grado di fornire sicurezza. Ma è anche vero che rimane un sistema adatto a tutti, sia agli inesperti, che ai più esperti di informatica.
Il problema dell’instabilità si è aggravato sempre di più nel corso degli anni, recando non pochi disagi a tutti i clienti business di Microsoft e anche a tutti gli utenti che lavorano in ambiti professionali. Per questo motivo molti di questi utenti sono migrati a Linux, in quanto è un sistema molto stabile, decisamente più stabile e performante.
Linux come dicevamo è stabile e veloce e come abbiamo visto infinite volte in questo blog, è anche estremamente sicuro. Per quanto riguarda la sicurezza, Linux ha diversi sistemi molto interessanti contenuti all’interno di distribuzioni a livello enterprise. Ma di contro Linux ha il fatto che non è facile per gli utenti base, non è adattabile ai nuovi dispositivi per uso desktop (senza dover fare modifiche importanti al sistema e compilare a mano i driver, cosa che non è fattibile da utenti poco esperti in programmazione).
Il nuovo CEO Microsoft, come dicevamo poco fa, ha avuto una nuova visione aziendale, ovvero di unire i progetti di Microsoft stessa, con i progetti della Linux Foundation. In verità questa non è una novità. Già quest’anno, con l’aggiornamento Anniversary Update di Windows 10, abbiamo visto questo avvicinarsi a Linux con l’entrata del progetto Ubuntu su Windows 10, frutto di una collaborazione stretta tra Microsoft e Canonical e che sta portando a numerosissime novità.
Già dal 2015 abbiamo visto il moltiplicarsi delle applicazioni open source su Windows Azure.
Ci sono state davvero tante novità in questi ultimi due anni, che ci hanno fatto intuire di un cambiamento. Un cambiamento che ha portato, pochi giorni fa, alla Microsoft di entrare a fare parte della Linux Foundation come membro privilegiato, o come viene anche definito questo ruolo, membro platino. Questo ingresso è avvenuto con un determinato costo che dovrà affrontare l’azienda proprietaria ogni anno. Una somma considerevole, ma per una multinazionale di questo calibro, non è assolutamente male.
Dicevamo che il nuovo CEO ha visto con un’altra prospettiva la visione software di Microsoft. Bene. A quanto si può comprendere da tutte le informazioni reperibili online e da tutto quello che abbiamo detto fino ad ora, Satya Nadella ha intuito che Linux ha un grande potenziale di velocità e di affidabilità, ma non ha la facilità d’uso richiesta dalla maggior parte degli utenti comuni, che come dicevamo all’inizio, non hanno grande esperienza di programmazione e di informatica in generale e Windows, a differenza di Linux, è adattabile praticamente a tutti i computer, è facile da usare per gli utenti comuni, ma non offre soluzioni di utilizzo per utenti business e per utenti professionisti in generale, non supporta una gestione avanzata del sistema stesso e un’ambiente consono per la programmazione. Unendo insieme questi due progetti, uscirà senza dubbio un progetto veramente ambizioso e soprattutto valido per quel che riguarda gli utenti.
Questa tipologia di collaborazione sarà veramente importante per permettere ad entrambe le parti interessate, di apprendere a vicenda nuove tipologie di programmazione, di presentazione del prodotto finale e soprattutto potrebbe essere, per entrambi, spunto per un forte miglioramento, nei punti che abbiamo discusso in questo articolo fino ad ora.
Facciamo un passo avanti. Molti utenti, proprietari di pagine facebook o di blog di tecnologia, espongono questo argomento come se Microsoft stia per rubare il lavoro di Linux o che stia per trasformarlo in un qualcosa di “anarchico”; come dicono in molti. Questo non è possibile e ora vi spiegherò il motivo.
Innanzi tutto Linux Foundation e tutti i progetti suoi relativi sono protetti dalla licenza GPL, come accennavamo anche prima. Poi dato che Linux viene gestito da grandi axiende come Red Hat, Suse e molte altre, che hanno oltre alla GPL, altre licenze aziendali che le hanno collegate al loro software realizzato, è impossibile che venga rubato. Quindi diciamo che questi allarmismi sono a dir poco infondati. E mi dispiace affermare questo, perché vado contro a non pochi blogger che sono anche miei colleghi, ma quando una cosa va affermata. va affermata per essere il più chiari possibili e per offrire informazione di qualità.
Spero di avervi in questo articolo spiegato con la dovuta completezza questo argomento attuale e molto importante. Spero che tali miei contenuti li condividiate o comunque spero di non aver detto tanti dettagli inesatti.
Con questo è tutto. Io vi saluto e vi aspetto al mio prossimo articolo!