Ecco qui con il continuo del tutorial.
Ti avviso, che se non hai letto i tutorial precedenti, che troverai linkati qui sotto, non riuscirai a capire appieno quello che c’è scritto qui sotto.
Se hai già letto tutti i tutorial precedenti, potrai proseguire tranquillamente.
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Nello scorso articolo avevamo trattato molta teoria e avevamo scritto il nostro piccolo programmino.
Ho commesso un errore. L’errore non è stato di natura di codice o di questo genere. L’errore è stato di insegnamento. Ho voluto cercare di semplificare il tutto e facendo questo ti ho spiegato dei concetti dando il nome non opportuno.
So che questo alzerà un po’ il livello di difficoltà, ma i nomi e le definizioni corrette delle varie cose vanno sapute. Se no si rischia di chiamare i vari elementi con nomi non opportuni e quindi creare incomprensioni o cose spiacevoli di questo genere, che è meglio evitare.
Quindi farò un piccolo passo indietro.
Avevamo visto l’istruzione System.out.println(“testo”);
Vediamo di capire meglio i vari elementi che la compongono dando la definizione corretta. Questo permetterà non solo di capire bene questa istruzione, ma di riuscire a capire e a riconoscere tutte quelle simili a questa.
Quindi penso sia molto importante.
Bene iniziamo.
System come dicevamo è una classe. Lo riconosciamo dalla prima lettera maiuscola (questo fa capire quanto sia veramente importante rispettare le varie convenzioni sintattiche).
Il linguaggio Java è orientato agli oggetti. Cosa significa?
Significa che con questo linguaggio è possibile creare oggetti complessi con oggetti più semplici. Ad esempio se noi scrivessimo un programma che fa una somma tra 44 numeri, è vero che questo programma ha una sola funzione composita, ma è composto da tante piccole istruzioni semplici.
“.” Il punto è un simbolo che in Java vedrete parecchio. Ha una funzione fondamentale, ovvero richiamare un oggetto contenuto dentro un qualcosa. Potremo definire questo come se io volessi prendere un oggetto contenuto nella mia valigia.
Avevamo visto ieri che una classe ha il suo blocco di istruzioni, un metodo ha le sue altre istruzioni (un esempio di metodo è il main, dove noi stiamo creando il nostro primo programma).
Quindi io con il punto vado a richiamare un elemento contenuto all’interno del blocco di istruzioni della classe System.
out = è l’oggetto che stiamo andando a richiamare. Capiamo che è un oggetto dalla colorazione bluastra del testo. Eclipse lo evidenzia di questo colore. (Capirete più avanti la definizione di oggetto. Ora sapete che esiste).
dopo l’oggetto out è presente un altro punto, che vuol dire che vado a richiamare un elemento che appartiene a quell’oggetto
print o println = sono gli elementi che andiamo a richiamare con il punto. Questi due sono dei metodi. Sono praticamente identici, soltanto che uno ha la funzione di stampare del testo o dei numeri. Il secondo ha sempre la funzione di stampare, ma in più dopo aver stampato, va a capo nella riga sotto.
Tutti i metodi si riconoscono da una caratteristica inequivocabile, ovvero che davanti al nome del metodo, c’è una parente tonda.
So che di questo non avrai capito molto, ma non ti preoccupare. È normale. Intanto sai che questi concetti ci sono. Più avanti li comprenderai e non ci saranno più ambiguità su questo argomento.
Ritorniamo alle cose più semplici.
Ieri avevamo stampato una scritta. Ma abbiamo detto prima che si possono stampare anche dei numeri. Come fare?
Semplicemente così:
[java]
System.out.println(2);
[/java]
Tutti i numeri si possono inserire tra le parentesi tonde senza le virgole. In teoria potrei inserirli anche all’interno delle 2 virgole, ma così facendo non potrei farci alcuna operazione. Per il compilatore tutto ciò che è contenuto all’interno delle virgole è semplice testo e non magari numeri.
Vediamo ora di fare qualche calcolo e di stamparne il risultato (non preoccuparti, è molto semplice, più semplice di quanto credi possibile).
Per fare questo dobbiamo vedere i vari operatori operazionali che ci sono. Tutti questi, una volta imparati, saranno uguali a tutti i linguaggi esistenti.
+ = serve per fare una somma
– = serve per fare una sottrazione
* = l’asterisco serve per fare una moltiplicazione
/ = la slash serve per fare una divisione
Quindi ora scriviamo una serie di istruzioni di stampa:
[java]
System.out.println(2 + 2);
System.out.println(8 – 2);
System.out.println(8 * 2);
System.out.println(18 / 2);
[/java]
Ti invito a provare da solo a casa ad esercitarti sulle varie operazioni di calcolo e di stampa di testo.
Ma ora vediamo un’altra potenzialità di un operatore operazionale: il più.
Il più può essere usato anche come operatore di concatenazione. Ovvero che è possibile unire del testo a dei numeri.
Es:
[java]
System.out.println("Il numero sorteggiato e’ " + 2);
[/java]
Se mandi in esecuzione il programma, verrà stampato a video:
Il numero sorteggiato e’ 2
Notiamo una cosa nel testo. Come avrai notato (se hai un occhio di falco), non ho messo la e accentata, ma la e con l’apostrofo. Ebbene sia, se provi a stampare una lettera accentata, in molti casi ti stamperà uno sgorbio.
Possiamo fare un’altro esempio:
[java]
System.out.println("i numeri sono: " + 2 + "-" + 3 + "-" + 4);
[/java]
Come avrai notato, tra un numero e l’altro ho messo una stringa di testo (tutto ciò che è contenuto all’interno delle virgolette è definito stringa di testo). Questo perché se no non mi avrebbe stampato i numeri, ma me li avrebbe sommati tra di loro e poi stampato il risultato.
Ti invito a fare delle prove anche su questo.
Io direi che per questa puntata è tutto (quando scrivo così, mi ricorda i vecchi film a puntate) e ci rivediamo alla prossima in cui andremo avanti un altro pochino.