Internet e la tecnologia. Due argomenti molto collegati tra di loro e che secondo me allo stato che abbiamo raggiunto sono di fondamentale importanza.
Immaginiamo un mondo senza internet o senza tecnologia. Immaginiamo un mondo senza computer.
Molto tempo fa i computer non esistevano e quindi non c’era nessun problema, non esisteva questo quesito.
Quando fu inventata la prima forma di computer da Alan Turing – un matematico inglese – durante la seconda guerra mondiale, si pensava che questo genere di macchina avrebbe potuto fare grandi cose e raggiunto traguardi molto importanti, ma non fino a questo punto.
Ricollegandoci al discorso iniziale del blog, ovvero di immaginarsi un mondo senza più la presenza di computer o comunque di questo genere di tecnologia, io non ci riuscirei, non riuscirei più a concepire un mondo così e penso che neppure tu, che stai leggendo ora questo articolo, ci riusciresti. Ormai il computer, internet, o qualsiasi altro strumento digitale di questo genere sono diventati così tanto importanti nella vita dell’uomo, che sono quasi indispensabili. Sono indispensabili per le comunicazioni o più semplicemente per la vita quotidiana di ognuno di noi.
Ma c’è un problema in tutto questo.
Non preoccuparti non ti farò il solito discorso che fanno molti anziani “i computer sono dannosi e non dovrebbero esistere” o “questa tecnologia è inutile” o altre cose di questo genere.
Quello che dirò io è che esiste un problema. In realtà i problemi sono molti, ma sono riconducibili ad uno solo molto grande: tutte queste tecnologie vengono usate in modo sbagliato.
Per spiegare quello che intendo dire con questa frase, ho suddiviso l’articolo in diversi punti che li andremo a vedere e a trattare.
ALT
Prima di proseguire con la lettura voglio fare una premessa. Quello che seguirà sono dei pareri personali, ma sono anche critiche verso molte tipologie di opinioni e anche verso molti modi di fare e quindi verso molte persone.
Ma con questo non hai diritto di commentare in modo offensivo o in modo non pertinente all’argomento. Questi per me sono argomenti molto seri e se li rispetti bene, oppure ti invito ad uscire da questo post e andare a leggerne altri di questo blog o andare in altri blog.
Se accetti questa mia premessa puoi procedere tranquillamente 🙂
Questo articolo ha molte argomentazioni e sarà anche molto lungo. Per ogni argomento che verrà trattato in questo post avrai modo di verificarlo e di documentarti in modo più approfondito.
Questo è il mio 50* post. Ho deciso che ogni 50 post pubblicherò un articolo di questo genere. Fammi sapere, se vuoi e se ti interessa una cosa del genere o se non lo ritieni interessante.
Detto questo possiamo iniziare.
Internet
Per prima cosa voglio trattare l’argomento internet.
Vediamo di rispondere a qualche quesito.
Internet è gratuito e libero?
Questa è una domanda che si fanno in molti e la risposta sembra facile e semplice, ma in realtà non la è.
Internet NON è ne gratuito, ne libero.
Ma come potrai pensare. È vero, per navigare su internet non sborsi un centesimo (tranne per il costo della connessione, che affronteremo dopo questo tema, in un prossimo articolo). Per andare su Google non paghi nulla, per leggere le mail (almeno che tu non abbia un servizio e-mail a pagamento) non paghi nulla, hai la disponibilità di avere dei cloud gratuiti, la possibilità di usufruire ed accedere ai social network in moto totalmente gratuito e molto altro ancora.
Ma… qui sorge una domanda spontanea.
Come fa ad essere tutto gratuito allora? Come mai non paghiamo nulla?
Ci arriviamo, un attimo di pazienza.
Prima facciamo qualche calcolo. Per mantenere un hosting e un server piccolo come quello che contiene questo blog, devo pagare circa 107 euro ogni anno.
Per mantenere i server di Google invece?
Calcolando che ogni persona che si registra a Google ha a disposizione 15 GB di spazio libero disponibile in modo gratuito. Moltiplichiamo questi 15 GB per i 2 miliardi di persone che sono registrate a Google e verrebbe fuori una cifra esorbitante. Aggiungiamo a questa cifra tutto lo spazio di memorizzazione che serve per conservare i dati di navigazione degli utenti, per memorizzare tutti i link dei vari siti, che poi un utente andrà a cercare e così via…
Alla fine, per contenere della memoria così grande, serve una potenza di calcolo enorme per riuscire a leggere in pochissimo tempo la memoria (ad esempio non so se hai mai notato che Google impiega nemmeno un secondo per trovare anche milioni di risultati in rete). Tutto questo fa capire che la potenza di calcolo che i server della Google è veramente vastissima.
Server così grandi necessitano di grandi quantità di energia elettrica per funzionare, manutenzione (sapendo anche che questi server non si possono fermare per nessun motivo, quindi servono dei componenti in grado di essere cambiati al volo), servono molti tecnici operai che controllino il lavoro effettuato da queste macchine ecc…
Il costo complessivo è elevatissimo eppure non sborsiamo niente.
Eppure ad esempio il proprietario di Facebook è il più ricco al mondo. Come sarà possibile tutto questo?
La risposta è semplice: gli utenti. Queste grandi multinazionali usano gli utenti come fonte di guadagno.
Ma cosa usano degli utenti?
Usano i dati personali. In ogni contratto di licenza di ogni servizio ci sono tutte le varie clausole. Peccato che poi la maggior parte degli utenti non legge questi contratti e quindi è ignaro di quello che fanno queste società.
Una delle clausole che ricorre ormai in tutti i contratti di licenza (si io sono uno delle poche persone che si mette li a leggere i contratti di licenza. So che sembra stupito, ma in realtà non è così e lo capirete tra poco), è che tutti i contenuti pubblicati dall’utente una volta che entrano nei server della società (ad esempio Google o Facebook) non sono più di proprietà dell’utente.
E quindi ti lascio immaginare le conseguenze.
Se una cosa è di mia proprietà, ho tutto il diritto di usarla come mi pare e piace, di venderla e di trarne profitto. Stessa cosa che fanno queste “aziende”.
Ti sei mai chiesto come faccia Facebook, quando ti registri e accedi per la prima volta, a sapere le persone che conosci e quindi a consigliartele? Mah vediamo un po’.
Ho appena detto che queste società lucrano con i dati personali delle persone e quindi se li vendono. Google ad esempio conosce più cose di noi che noi stessi. Ma come penserai, è impossibile…. beh vediamo un attimo.
Google (ma anche moltissimi altri servizi) memorizzano la nostra posizione (quindi sa dove siamo, cosa stiamo facendo, in che località siamo ecc…), queste società sanno a chi inviamo i messaggi e cosa scriviamo (e certo quando li inviamo usiamo i loro servizi e dato che tutte le cose che pubblichiamo non sono più nostre, ma di loro, è normale che lo sanno). Google memorizza perfino i nostri contatti della rubrica (sai che esiste un’area apposta nell’account di Google appositamente creata per memorizzare i propri contatti della rubrica, quindi i numeri di telefono dei nostri amici, parenti ecc…).
È per questo motivo che poi social network come Facebook sa le persone che potremo conoscere e le persone che conosciamo già.
Intanto che ci sono andiamo avanti a trattare un altro argomento.
Le pubblicità
Google ha aperto da diversi anni la campagna di Google Adsense. In poche parole Google prende accordi con numerose aziende e poi con il consenso dei blogger o dei webmaster hanno la possibilità di guadagnare. Ma guadagnare fino ad un certo punto.
La cosa brutta è che Google senza fare nulla prende il 45% del totale e invece il creatore di contenuti (come io) prende soltanto il restante 55%. Ma il brutto è che il blogger o il webmaster deve fare tutto: deve scrivere articoli, deve mantenere il blog o il sito, deve sistemare tutta la parte di gestione ecc…
Per me quindi questa cosa non mi sembra giusta… Secondo me servirebbe una cosa più equa.
Dopo tutto questo discorso avrai capito che il WEB non è gratuito, nel modo più assoluto. E se è per questo non è neppure libero, per i motivi che ho appena spiegato.
Ora però voglio trattare il fatto che internet viene usato in modo secondo me sbagliato.
Vedo sempre più un fenomeno disarmante, che secondo me non dovrebbe esistere nel modo più assoluto.
Internet è usato sempre più da bambini. Ormai anche un bambino di 7 anni ha in mano un cellulare che molto probabilmente ha anche l’accesso a internet. Questo posso confermarlo di persona perché sto facendo in questo periodo l’animatore in un centro estivo e vedo molti bambini che usano il cellulare, bambini di 6 – anni! Ma io mi chiedo…. Ma i genitori sono scemi o imbecilli o molto più semplicemente menefreghisti?
Il problema è, secondo me, che lasciare ai bambini o ai ragazzini la possibilità di accedere a internet li espone a seri rischi.
Per me quando i genitori permettono ai propri figli la navigazione internet dovrebbero prendersi la responsabilità e l’impegno di controllare la navigazione del figlio, bloccando tutti i siti che non si ritiene opportuno che il bambino visiti.
Il problema è che la maggior parte dei genitori non lo fanno, o perché non ne sono in grado o perché non ne hanno voglia. E a tutto questo rispondo che se un genitore non ha possibilità di controllare la navigazione in internet del proprio figlio, non gli permetta di navigare su internet (che questa mi sembrerebbe la cosa più sensata).
Su internet, per i motivi già spiegati prima, si espone un bambino ad una serie di pericoli e minacce. È altamente sconsigliabile, ad esempio, pubblicare immagini di bambini. Questo perché siccome tutti i dati personali vengono venduti ad altri, è possibile che queste foto finiscano in mani sbagliate (molte volte succede questo).
I genitori, quando succede che il loro figlio entra in contatto con persone che hanno veramente molto poco di buono, reagiscono in modo totalmente sbagliato, ovvero non è che denunciano la persona che sta causando dei problemi al bambino, ma denunciano la società della piattaforma dove il bambino è stato, come ad esempio Facebook.
Ma ricordiamoci che Facebook non si prende la parte del genitore. Facebook, giustamente come fanno altre aziende, pensano ai loro interessi. Quindi è inutile che si denunci l’agenzia, quando la colpa è del genitore che non ha saputo fare il genitore. Penso che abbia bene reso l’idea.
I bambini su internet producono anche delle cose veramente inguardabili, come pagine Facebook o canali Youtube veramente ridicoli, che dimostrano il menefreghismo dei genitori nei confronti dei propri figli.
Come dicevo internet può mettere davanti ad una serie di pericoli. Per tutelarsi si dovrebbe iniziare a leggere i contratti di licenza.
Un contratto di licenza ormai è una cosa che viene sottovalutata, ma è una cosa molto importante.
Quando si accetta le condizioni di un contratto di licenza, si accetta un contratto vincolante tra azienda e utente. Questo contratto non scade al momento in cui l’utente toglie l’iscrizione dal servizio, perché ad esempio Facebook tiene i dati personali dell’utente rimosso per 10 anni nei loro server prima di rimuoverli.
Sono rimossi dalla parte pubblica, ma loro ce li hanno ancora e li possono usare per continuare a lucrare o per soddisfare le loro esigenze di mercato.
Per documentarsi meglio su quanto detto è sufficiente leggere qualche contratto di licenza e poi capirai benissimo un po’ di cose.
Ma ora basta parlare di internet e parliamo di tecnologia.
La tecnologia è un argomento infinitamente vasto ed è impossibile trattarlo in un articolo. Ed è per questo che ne tratterò una parte veramente piccola, ovvero il campo informatico.
Nel campo informatico tratteremo i computer e gli smartphone.
Ci sono un po’ di cose che secondo me dovrebbero cambiare, ma riassumendole tutte in un unico grande problema, possiamo dire che deve cambiare, o meglio togliere la moda di acquistare sempre nuovi dispositivi.
Ormai siamo arrivati al punto che ci sono moltissime persone che comprano sempre l’ultimissimo modello di un computer o di uno smartphone.
Della serie compro un computer, dopo 6 mesi esce il nuovo modello e quindi compro quello nuovo.
Certo questo sistema con la crisi si è molto ridotto, perché sostanzialmente non ci sono più soldi, ma con questo questo sistema non è morto, anzi è molto vivo ancora.
E da qui si diramano una serie di problemi.
Il primo è che per produrre tutti questi computer servono tantissime risorse. Per recuperare tutte queste risorse necessarie bisogna andarle a prendere dai paesi ove queste sono presenti.
Il problema è che bisogna mantenere il prezzo del prodotto finale basso e quindi sostanzialmente è necessario sfruttare questi paesi.
Una prova di tutto questo? Semplice. Come mai paesi come il Congo, ricchissimi di risorse minerarie, indispensabili anche per la realizzazione di componenti elettronici. Ma anche se sono ricchissimi di queste risorse, la popolazione è allo stremo tra la vita e la morte per via della grande crisi e per via della grande povertà.
E questo per me è inaccettabile, non so per te che stai leggendo questo articolo.
Sempre parlando di computer, c’è un altro fatto che mi sembra davvero inaccettabile.
In questo caso quello che denuncio è la qualità dei prodotti nuovi. È vero si, la tecnologia è molto migliorata, ma allo stesso tempo è peggiorata.
La qualità infatti è molto diminuita, portando i computer a durare sempre meno tempo. Ci sono anche molte teorie in cui dicono che ci sono degli studi dove si ricerca il modo di far rompere un certo prodotto dopo un determinato periodo di utilizzo. Questa teoria io non posso appoggiarla, in quanto non ho prove della sua veridicità.
Comunque un computer moderno dura al massimo 6 anni prima di avere dei problemi. Guardando questo video che troverai qui in basso, ho visto come i computer di una certa epoca (il computer mostrato nel video è un computer del 1998, quindi è piuttosto vecchio, ma reagisce ancora benissimo ai comandi, funziona perfettamente ed è molto veloce).
Invece un computer moderno dura meno e nella maggior parte delle volte non è molto veloce (il computer mostrato nel video con caratteristiche hardware ridicole si accende e si spegne ad una velocità lampo).
Ok si potrebbe pensare che i nuovi computer siano più lenti per via del software più tecnologico, ma allora perché non si potenzia l’hardware fino a raggiungere livelli di velocità accettabili?
Sono domande che vengono veramente molto spontanee.
Video del canale transformerr1
Questo video dimostra che veramente la qualità è diminuita di molto, ma veramente tanto. Poi non so come tu la pensi a riguardo.
Con questo io posso chiudere l’articolo. Prima di farlo volevo chiederti scusa se l’articolo è stato così tanto lungo, ma ho voluto trattare veramente tanti argomenti. Successivamente, al 100° post tratterò un’altra serie di argomenti secondo me molto importanti.
Con questo io chiudo qui e ci rivediamo ad un prossimo articolo 🙂