Di recente, girando per vari siti di informatica, sono venuto a conoscenza di un progetto piuttosto recente, ancora in fase di sviluppo. Questo progetto è una derivata di Arch Linux e, come avrete potuto leggere dal titolo dell’articolo, si chiama VeltOS.
Questo progetto è a dir poco strabiliante in molti aspetti. Innanzi tutto è la distribuzione Linux più leggera che io abbia mai visto. Avviandola in virtuale, con l’ausilio del tool VirtualBox, utilizza soltanto 72 mb di ram, senza alcun programma aperto. Avete capito bene, soltanto 72 mb di ram.
Questo dato già basta per capire le potenzialità di questo progetto. Ma non è l’unica. La distribuzione porta un DE piuttosto accattivante, che non gli manca nulla. Come è possibile vedere dalle informazioni di sistema il DE utilizzato è Gnome alla versione 3.18. Ma non è Gnome nei suoi standard. Gnome in questo caso è stato praticamente rivoltato come un calzino, trasformato e modificato anche in modo profondo.
Scusate se questo screen e i prossimi che vedrete sono leggermente “stirati”, ma ho dei problemi con l’installazione delle Guest Addons di VirtualBox in VeltOS.
Le modifiche effettuate a questo DE mi hanno sorpreso molto, perché rendono il sistema più originale e non soltanto un copia e incolla di un tema e di un pacchetto di icone.
Dando un’occhiata al desktop di VeltOS possiamo notare le icone, che sono state create da zero. Queste icone sono molto minimali, ma allo stesso tempo molto accattivanti. Stanno decisamente bene con lo sfondo del desktop impostato di default e il colore del tema.
Notiamo che nella parte inferiore dell’interfaccia utente troviamo la barra delle applicazioni. La barra è situata in basso e non nella parte alta dello schermo, come siamo sempre stati abituati a vedere su Gnome.
In questa barra sono presenti diversi pulsanti.
Il primo, in basso a sinistra, consente di accedere al menu delle applicazioni.
Uno degli aspetti più interessanti di questo menu è la sua stessa interfaccia grafica, originale. Il menu si sviluppa in verticale, rendendo visibili tutti i programmi preinstallati all’interno del sistema operativo, suddivisi per categorie.
Il menu presenta anche una piccola barra di ricerca in alto. Questo consentirà di trovare in modo veloce il programma desiderato che si sta cercando.
Nella barra delle applicazioni troviamo anche diversi altri pulsanti, che permettono ad accedere alle varie configurazioni di sistema.
Ad esempio se si clicca sui pulsanti di notifica dei vari elementi del sistema operativo, compare la barra delle notifiche, in pieno stile Gnome 3.18 e 3.16
La barra delle notifiche per ora segnala soltanto le notifiche di sistema o di altre applicazioni installate. Non è possibile, per ora, interagire in un qualche modo con esse.
Non è presente neppure un pannello di controllo realizzato dal team di sviluppo della distro, come conferma anche il messaggio sulla barra delle notifiche. Quindi per ora il sistema supporta soltanto un numero veramente limitato di personalizzazioni.
All’interno di questa barra è possibile effettuare il logout, spegnere il sistema o accedere al pannello di controllo di Gnome, ovvero il pannello di controllo del sistema operativo. Questa parte è praticamente identica a qualsiasi distribuzione che porta Gnome come DE.
L’unica personalizzazione apportata a questo pannello di controllo sono le icone. Quindi si tratta soltanto di una personalizzazione puramente estetica. Dovremmo aspettare ancora un po’ per vedere uscire il pannello di controllo della distro.
Un’altro aspetto che mi è piaciuto particolarmente è la presenza dei programmi di base. Il sistema infatti non eccede con dei programmi superflui che molto probabilmente l’utente non andrà mai ad utilizzare in nessuna circostanza.
Ma sui programmi preinstallati ho trovato una questione piuttosto negativa, sfavorevole direi. Ovvero che non sono stati inseriti tool come il system monitor, il gestore processi, un software center o comunque un gestore pacchetti, un gestore per il wifi o comunque il gestore delle connessioni internet e molto altro ancora. Posso capire che il sistema è ancora sotto sviluppo, ma alcuni elementi secondo me sono veramente essenziali. Se mancano, vanno introdotti veramente con la priorità massima.
Ok questi programmi sono possibili da installare dall’utente tramite il terminale, ma non è che questo sia un’aspetto molto piacevole.
Sempre parlando di programmi vediamo i programmi più importanti che sono stati preinstallati
Internet
Come browser per internet è stato installato Chromium
Office
Come suite office è stata preinstallata la suite LibreOffice completa.
Ora parliamo di altri aspetti che sono secondo me fondamentali per descrivere questo progetto e delinearne una recensione con un giudizio finale.
Questo sistema operativo, come detto all’inizio, si basa su Arch Linux, una distribuzione piuttosto complessa da utilizzare e da configurare e anche da usare. Così difficile che anche io faccio veramente fatica ad utilizzarlo, pur avendo una discreta esperienza sui sistemi operativi GNU/Linux in generale.
Bene. Con VeltOS non ho avuto questo problema. E’ un sistema operativo veramente facile da usare, con un’interfaccia chiara, facile, veloce e pulita e che consuma, come detto all’inizio, veramente pochissimo, tanto che potrebbe essere installato su un computer datato per poterlo in un certo modo riciclare e quindi magari evitare di buttare in discarica.
Un altro aspetto veramente sorprendente e che mi ha fatto apprezzare ancor più VeltOS è la sua organizzazione. Infatti il team di sviluppo ha attuato una politica di aggiornamenti del sistema sotto votazioni. La community, quindi le persone decidono cosa ci deve essere nel sistema. Poi l’idea più condivisa vince e viene messa in pratica. Non è fantastico come cosa? Io la trovo un’idea geniale. Gli utenti così possono essere praticamente tutti soddisfatti.
Ma questo sistema per il momento non è installabile in quanto non c’è un programma di installazione, o se c’è non ho capito come abilitarlo (perché andrà fatto da terminale a questo punto), in quanto non c’è alcuna voce o programma che consenta l’installazione del sistema. E’ per questo che ho avuto dei problemi con le Guest Addons di VirtualBox. Non si possono installare queste estensioni se il sistema operativo non è installato.
Per ora quindi sarà possibile soltanto provare il sistema in live. Poi quando sarà uscito dal ramo di sviluppo e diventerà un rilascio stable, sarà possibile installare e godersi questo sistema operativo.
In definitiva è un sistema operativo che mi ha stupito sotto molti aspetti e che mi ha un po’ deluso su altri, ma in definitiva lo consiglio vivamente per chi voglia provare un qualcosa di nuovo nel panorama Linux.
Con questo è tutto e vi aspetto al prossimo articolo!