Dalla pubblicazione del mio ultimo post, in cui spiegavo il modo di ottenere una licenza originale di Office 2016 a basso costo, mi è venuta l’idea di scrivere questo articolo.
Ho deciso di scrivere e quindi di rendere pubblico questo post anche per correggere un errore di valutazione compiuto circa 4 anni fa in una recensione. Infatti avevo realizzato un versus tra Office e Libreoffice, dicendo che praticamente Office e Libreoffice avevano le medesime funzioni. In pratica ho sostenuto che cambia solo la grafica, ma sia per lavori professionali, sia per scopi domestici, Libreoffice è l’alternativa in tutto e per tutto alla suite di punta di casa Microsoft.
Beh… mi sono sbagliato. Questa mia conclusione era errata, dato che Office a differenza di Libreoffice permette ad esempio, di lavorare in cloud, permettendo non solo di realizzare tutti i backup necessari dei propri documenti, ma anche di poter lavorare in team ad un documento, senza alcun problema.
Il mio problema, all’epoca della mia recensione, era che non riuscivo a vedere le potenzialità di lavorare in un cloud. Non le capivo proprio. Ora invece la questione è cambiata e dato che tramite l’esperienza ho potuto imparare che le soluzioni in cloud sono le migliori in tutto, vedo il funzionamento dei software in modo decisamente diverso.
Lo so. Libreoffice nella versione 6.0.3, che ho provveduto io stesso a scaricare, ha finalmente introdotto la possibilità di lavorare in cloud. Ma questa soluzione che hanno trovato non è innanzi tutto loro, in quanto il cloud usato è esterno e quindi non è creato da loro o gestito da loro. Inoltre non permette di salvare il documento una volta completata la sua stesura. Quindi beh…. una soluzione a metà.
Ma vediamo tutti i punti che ho elaborato in favore della mia tesi.
Scarsità di stili
In tutti i programmi di Office e di Libreoffice sono presenti degli stili per modificare l’aspetto del documento che si sta scrivendo, per modificare l’aspetto delle presentazioni o l’aspetto dei dati da presentare su un documento Excel.
La differenza è che gli stili presenti su Libreoffice sono alquanto basilari e difficilmente puoi realizzare cose belle anche esteticamente, a meno che non si è davvero molto bravi. Con Office si può realizzare un documento ben impostato, anche senza avere necessariamente molta bravura nell’uso del software.
Numero di modelli insufficiente o inesistente
La prima cosa che io non riuscivo a capire, sempre all’epoca del mio versus, sono i modelli. I modelli sono essenziali per poter iniziare un progetto senza il bisogno di partire da 0. In pratica partire a lavorare ad un documento o ad una presentazione iniziando da una base già pronta. Questo per esempio è davvero utile per chi o non sa usare bene il programma e quindi vuole un qualcosa di già pronto ma bello da vedere. Oppure è davvero molto utile per riuscire a realizzare un progetto in poco tempo, se per esempio non si ha il tempo materiale di impostare tutti i dati senza l’ausilio di un layout ben definito.
“Ma sul sito ufficiale di Libreoffice si possono trovare decine e centinaia di modelli già pronti, per ogni programma della suite”, potrebbero dire in molti. Si, ma a parte il fatto che la maggior parte di loro sono realizzati male (dato che non sono disegnati dalla società che pubblica Libreoffice, ma dall’utenza), non sono neppure scaricabili direttamente dal programma.
Su office invece si possono trovare centinaia di modelli, per ogni programma della suite, utilizzabili in due secondi semplicemente andando a scegliere quello che più ci aggrada.
Su Libreoffice invece si deve cercare il modello dal sito di riferimento, stando attenti che sia compatibile con la versione della suite in uso, scaricarlo e quindi andarlo ad aprire con Libreoffice per iniziare il proprio lavoro. Questo metodo di lavoro è piuttosto dispendioso in termini di tempo impiegato. E al lavoro il tempo è fondamentale ed evitare di sprecarlo non è assolutamente una brutta cosa.
Scarsa compatibilità con altri programmi per ufficio
A differenza da quello che si pensa, Libreoffice non è la suite migliore per leggere qualsiasi formato esistente. Diciamo che nessuna suite è perfetta in questo determinato campo.
Office a differenza di Libreoffice, oltre a leggere bene i propri formati, legge bene (dalla versione 2016 della suite) in modo egregio anche i formati liberi. Questo fa si che non ci siano problemi di compatibilità tra una suite e un’altra.
Cosa che invece non si può dire di Libreoffice dato che molto spesso legge un documento in formato proprietario non fedelmente, rappresentando come output un documento mal impaginato e mal impostato.
Libreoffice però riesce a leggere fedelmente documenti senza particolari dettagli o particolari impostazioni. Documenti semplici o presentazioni semplici vengono lette in modo piuttosto fedele anche dalla suite libera.
In conclusione
Ci sarebbero innumerevoli altri punti che potrei citare ed andare ad analizzare, ma eviterò di farlo. Penso che già questi punti, in aggiunta a quanto detto all’introduzione del post, siano più che sufficienti per disegnare un quadro della situazione piuttosto chiaro.
Con questo mio post non voglio screditare Libreoffice, programma molto valido per chiunque deve scrivere solo dei semplici documenti senza alcuna pretesa. Questo post è nato per tutte le persone che elevano la suite gratuita come l’alternativa o addirittura il programma sostitutivo a Office.
Voglio che le persone sappiano che per sostituire una suite nata dopo anni di sviluppo ci vuole ben oltre che una suite piuttosto limitata come Libreoffice. Tutto qui.
Con questo quindi è tutto gente…. alla prossima!