Ultimamente sto pensando di comprare un nuovo smartphone. Questa volta però volevo puntare più su un top di gamma che in un altro device economico. Questo perché…. beh voglio provare nuove tecnologie e desidero avere per le mani un dispositivo che faccia girare Android senza problemi. Eh già, Android, in quanto io non sono un utilizzatore di iPhone o comunque di dispositivi Apple in generale. Penso che chi mi conosce bene comunque, questa informazione la sappia già.
Nella scelta di uno smartphone, soprattutto se si vuole optare per un top di gamma, spendendo quindi molto di più che comprare, ovviamente, un device economico, si guardano diverse caratteristiche. O così per lo meno si dovrebbe fare, in quanto buttare via dei soldi per un device che poi non soddisfa le proprie aspettative sarebbe veramente una cosa da sciocchi.
Uno dei dettagli che uno dovrebbe tenere sicuramente in conto sono gli schermi. Infatti troviamo, nei vari store online o fisici che siano, diverse sigle che lo descrivono, tra cui la parola IPS e OLED, che per chi non è addetto ai lavori o che comunque non è molto esperto di tecnologia, potrebbe effettivamente trovarsi in difficoltà e magari essere portato a comprare un device sotto il consiglio del negoziante, che magari non consiglia alla base di quello che voi avete veramente bisogno, ma consiglia alla base di quello che il proprio datore di lavoro ha detto di dover spingere alla vendita.
Partiamo dagli schermi IPS
I display IPS, o se preferite LCD, sono i classici display che troviamo nei dispositivi di tutte le fasce di prezzo, partendo dall’economica, fino ad arrivare alla fascia medio-alta.
I display LCD sono sicuramente quelli più economici nel mercato. Questo perché trovano un compromesso tra buona visualizzazione delle immagini e dei colori, una buona luminosità e un buon contrasto, senza però andare effettivamente a soddisfare magari l’esigenza o più semplicemente il desiderio di vedere un’immagine con dei dettagli e delle sfumature di colore veramente perfette.
Una particolarità di questa tipologia di schermo è che i colori sono sufficientemente tarati, ma ad esempio il colore nero non viene effettivamente riprodotto correttamente, dato che per colore nero, in questa tipologia di display, viene scambiato per un pixel che viene colorato di nero. Questo fa si che il nero non risulti alla vista effettivamente come nero, ma risulti essere più sul grigio scuro.
La situazione dei contrasti (tipo nero bianco) si fa più impegnativa quando alziamo la luminosità. Infatti negli schermi IPS la luminosità non viene fornita dai singoli pixel, ma viene erogata solitamente da sotto il display (nei vecchi IPS la luminosità proveniva dai lati). Questo fa si che più alziamo la luminosità, più i colori risultano più freddi. Questo perché vengono in parte coperti dalla luce.
Resistenza del display
Parliamo di dettagli forse più rilevanti nell’uso di tutti i giorni. Un display IPS è molto resistente. È piuttosto resistente alle cadute, infatti anche se lo smartphone disgraziatamente dovesse cadere da un’altezza non troppo alta ovviamente, potrebbe darsi che si magari si formino delle crepe nel display, ma comunque molto probabilmente il suo utilizzo non verrebbe compromesso.
Un altro aspetto è che gli schermi IPS praticamente non sono soggetti al fenomeno di Burn-In, che consiste nel fatto che se un’immagine viene mostrata per troppo tempo nello schermo, magari ad alta luminosità, questa venga stampata nel display, rovinandone l’esperienza d’uso.
Dicevamo che praticamente non sono soggetti a tale fenomeno in quanto è veramente difficile che ciò accada. Quasi impossibile detto proprio sinceramente.
Parliamo degli schermi OLED
Gli schermi OLED si trovano soprattutto nei device di fascia alta. Questo in quanto il loro costo non è proprio economico. Infatti un display OLED di buona qualità può venire a costare quasi tre volte di più di un display IPS di buona qualità.
La qualità delle immagini, dei colori e dei contrasti è davvero nettamente superiore.
Il colore nero è effettivamente nero, in quanto il nero viene riprodotto da questi schermi andando a spegnere i pixel che dovrebbero rappresentare tale colore. Facendo questo ovviamente il nero è della stessa colorazione della cornice dello schermo.
Infatti in presenza di questa tipologia di schermo, gli utenti preferiscono temi scuri, in quanto permette loro di risparmiare batteria. Se il dispositivo deve mantenere parte dello schermo spento, ovviamente risparmia batteria, fattore molto importante soprattutto se si deve affrontare una lunga giornata di lavoro fuori casa, senza possibilità di caricare il dispositivo.
I colori poi sono davvero più nitidi soprattutto perché la luminosità dello schermo non avviene indirettamente. Quindi non troviamo una fonte luminosa posta sotto lo schermo o ai lati, ma sono i singoli pixel a fornire la luminosità, aumentando o diminuendo la tonalità di colore in base alla luminosità scelta. Questo ovviamente offre una qualità visiva nettamente superiore.
Resistenza del display
Tali caratteristiche qualitativamente positive sulla qualità della tipologia di display inficiano negativamente sulla resistenza dello schermo. Infatti uno schermo OLED è meno resistente sia alle cadute, dato che una caduta, anche ad un’altezza per niente alta, può causare una rottura dello schermo o alla conseguente bruciatura di alcuni pixel.
Inoltre mostrare un’immagine statica a lungo, con una luminosità alta, potrebbe portare all’effetto Burn-In, ovvero che tale immagine o parte di essa verrebbe stampata sullo schermo, rovinando quindi la sua esperienza d’uso.
Per correggere tale problema, aziende come Samsung hanno adottato una soluzione software che farebbe si che ogni tot minuti avviene uno spostamento, per qualche millesimo di secondo, di pixel. In pratica l’immagine si sposterebbe leggermente in una velocità tale che noi non lo notiamo neppure, in modo tale che i pixel del display non acquisiscano permanentemente tale colore.
Ovviamente le aziende che vendono dispositivi con display OLED consigliano di non usare la luminosità al massimo, ma di far gestire la luminosità al sistema, con la modalità automatica, in modo tale da evitare il più possibile tale problema.
Tutto ciò avviene in quanto questa tecnologia è ancora nuova. E’ stata progettata anni fa, ma non era mai stata adottata così in grande scala e non in degli smartphone. Quindi ci vorranno ancora anni prima che tali problematiche spariranno definitivamente.
Ora per le mani avete tutte le informazioni dettagliate per poter considerare l’ipotesi di comprare un dispositivo con schermo IPS o OLED. Entrambi gli schermi hanno delle caratteristiche positive e caratteristiche negative.
Ovviamente consiglio gli schermi OLED solo a persone che hanno un minimo di attenzione per il dispositivo. Se siete persone a cui cade spesso il telefono, forse non è la scelta adatta e vi direi di puntare sugli IPS.
Inoltre consiglio di comprare dispositivi con schermi OLED solo a chi ha dei soldi da spendere, dato che costano un po’. Per chi non ha molti soldi da spendere e deve comprare uno smartphone o cambiare quello che ha, consiglio di puntare sugli IPS.
Inoltre la tipologia OLED secondo me è sprecata per chi con lo smartphone non fa altro che sfogliare Facebook. Ovviamente conviene spendere più di 500 euro di smartphone solo se veramente serve. Non ha senso buttare via i soldi per cose che poi non si usano a pieno.
Quindi… questo era il confronto tra queste due tipologie di display. Ora quando andrete a comprare un nuovo smartphone o un qualsiasi altro dispositivo che abbia un display, sapete la differenza e probabilmente sapete scegliere con più consapevolezza.
Con questo spero di avervi aiutato. Se è così mi fa davvero molto piacere.
Alla prossima!