Buongiorno a tutti e ben ritrovati in un mio nuovo post, dopo ormai secoli dal mio ultimo articolo, in lingua inglese, che potrete andare a recuperare da questo link.
Oggi volevo portare alla vostra attenzione un’aneddoto che mi riguarda personalmente.
Come molti di voi sapranno (e chi non lo sa ancora, lo saprà adesso), circa 1 anno e mezzo fa ho deciso di intraprendere la mia strada imprenditoriale, andando ad aprire la mia prima azienda, che oggi si chiama Tech Developer.
Titolare della mia stessa azienda, ho quindi iniziato a navigare in un mondo assolutamente sconosciuto per me. Fatturazione, gestione d’impresa, gestione dei soldi e quindi del fondo cassa aziendale erano cose nuove per me. Cose nuove che ho dovuto apprendere per gestire al meglio la mia impresa per permetterle di compiere, oggi, un anno e mezzo.
Di recente, circa un mese fa, ho imparato una nuova cosa. Quanto siano poco efficienti e quindi poco efficaci i servizi di assistenza per le aziende.
Non so se voi sapete come funziona un’azienda. Nel campo imprenditoriale, molto spesso si può vedere l’imprenditore della PMI (piccola o media impresa) che, ovviamente pagando il compenso richiesto, delega a terzi svariate mansioni. Ad esempio: si rompe un pc in azienda? Piuttosto che ripararlo lui stesso, lo manda in riparazione ad un centro esterno.
Questo tipo di pratica non avviene perché l’imprenditore sia sfaticato e quindi non abbia voglia di mettersi li a riparare il dispositivo o a trovare una soluzione ad un problema come quello, ma questo avviene perché l’imprenditore preferisce dedicare il proprio tempo e quello dei propri dipendenti (se quella specifica azienda ovviamente ha dei dipendenti) in cose più importanti e quindi per risolvere questioni sicuramente più controverse che la “semplice” riparazione di un PC.
Ho messo tra virgolette la parola “semplice” perché so bene che riparare un PC non è facile, o per lo meno non sempre dipende dal problema ovviamente, ma andando a comparare la difficoltà della riparazione del computer con la difficoltà di trovare una soluzione immediata a non so “un problema tecnico che impedisce la piena operatività dell’azienda” a “trovare il modo di pubblicizzarsi meglio per trovare nuovi clienti”, si capisce che sicuramente il problema della riparazione del pc passa sicuramente in secondo piano.
Allora qui avviene l’operazione di delega, che vi spiegavo prima. In pratica il datore di lavoro, o chi per lui, paga un consulente esterno o un’azienda esterna per riparare il PC in questione o a trovare una soluzione a quel problema che risulta futile in confronto agli altri impegni che l’azienda deve affrontare in quel momento.
C’è quindi bisogno di una certa tempestività in questo genere di interventi, ovviamente. Non c’è bisogno di un intervento che venga svolto “quando ci si riesce”. Perché altrimenti si rischia di effettuare un danno comunque all’azienda.
Ora. A me è capitata una cosa spiacevole. L’ennesima cosa spiacevole, da quando agisco e lavoro come imprenditore.
Dovevo riparare il mio pc portatile che uso come lavoro. E’ un computer portatile piuttosto potente, una sorta di macbook pro per windows, tanto per intenderci. Ovviamente essendo il mio PC principale, visto che mi si era rotto (si è rotto la scheda di rete; in pratica non si connette più ne al wifi, tanto meno a qualsiasi dispositivo bluetooth), avevo una certa urgenza. Cioè mi serviva che venisse riparato il prima possibile.
Vado quindi in un negozio della mia zona (sinceramente l’unico vicino a me, altrimenti avrei dovuto portarlo in un’altro negozio di informatica che era a quasi 30 chilometri da dove abito io), e chiedo più o meno la tempistica e l’eventuale costo per la riparazione del mio PC ancora in garanzia.
Loro mi dissero che ci sarebbe voluto dai 15 ai 30 giorni per l’effettiva riparazione. In pratica mi spiegarono che loro avrebbero preso carico di tutto, quindi di gestire la garanzia e tutto, ad un costo di 30 euro, e mi avrebbero fatto riparare il computer. Ovviamente se poi il computer avesse avuto un danno che era riconosciuto come non coperto dalla garanzia, mi spiegarono che avrei dovuto pagare, oltre i 30 euro a loro, anche 75 euro (costo fisso imposto da Asus, perché il mio computer è un Asus), per procedere quindi con l’effettiva riparazione, senza ovviamente garanzia.
Io accetto tutto e quindi contento del fatto che loro mi avrebbero risolto il problema (lo so, ci avrebbero messo un po’, ma pazienza di sono detto. Intanto che aspetto mi compro su Amazon un PC secondario, da usare anche in situazioni future come emergenza, spendendo solo 250 euro. Per chi fosse interessato vi lascio il mio link per comprarlo), tornai a casa felice.
Passarono 30 giorni. Nel mentre ho scritto a loro circa 3 messaggi, nell’arco del mese appunto, per chiedere come stesse procedendo il tutto e loro dicevano che andava tutto a rilento, per colpa di Asus, ma che non mi dovevo preoccupare. Sarebbero riusciti a rispettare la consegna “come sempre abbiamo fatto”, scrivendomi esattamente questo.
Ovviamente, come potrete ben immaginare, passato un mese il pc non era ancora riparato. Quando passo in negozio per ritirarlo (in realtà ci mando un mio collaboratore, ma la cosa non cambia), mi dicono che hanno riparato il PC aggiungendo una modifica software consigliata da un tecnico Asus. Quindi provo il PC, un po’ arrabbiato del fatto che ci avessero messo un mese per applicarci un software, ma felice allo stesso tempo per riavuto indietro il mio portatile, quando ritornai ad essere arrabbiato, o per meglio dire infuriato, quando accesi il computer, lo provai giusto giusto 20 minuti e il problema alla scheda di rete ritornò. In quel momento realizzai di aver sprecato un mese per niente.
Lo feci riportare in assistenza, sempre in questo negozio e loro me lo riconsegnarono la mattina stessa. Riprovai il pc e questa volta manco iniziò a funzionare la scheda di rete, anche se loro continuavano a sostenere che da loro andava. Come se non riuscissi a capire che il wifi non va, lavorando per altro online… Comunque decisi di riprendermi il PC, tagliare i ponti con questo negozio e pensarci io.
Ora, Asus mi ha recuperato il portatile, mediante corriere al mio domicilio. Il tutto facendo un giro di qualche telefonata e impiegandoci 1 o 2 giorni. Attualmente è in riparazione a Milano.
Questo post quindi l’ho scritto, inserendoci dentro anche un aneddoto non ancora chiuso, in quanto il mio portatile ora è in assistenza a Milano da circa 1 giorno lavorativo, per esternarvi questo mio parere. In Italia non esistono servizi dedicati alle aziende. Questo problema non sarebbe mai successo se ci fosse stato un centro assistenza per aziende a cui rivolgersi. Il problema in questa nazione è che il settore dell’imprenditoria, che comunque è il settore che grazie alle tasse che versa manda avanti l’intera economia del paese, non viene preso sul serio. E questo è un fattore veramente negativo.
E no, non sto incolpando i politici, il governo o non so che cosa. Non sto incolpando sinceramente nessuna istituzione, se è per questo. Sto incolpando la mentalità della popolazione che non ha ancora capito l’importanza nell’offrire servizi alle aziende e che soprattutto i servizi che vengono erogati alle aziende, devono essere servizi impostati in un modo diverso e devono avere tempi di esecuzioni ben differenti, più stretti in quanto non siamo dei privati. Noi imprenditori abbiamo delle necessità specifiche che devono essere soddisfatte in tempi più ragionevoli rispetto ad un privato che invece può aspettare più tempo, in quanto non ha un bisogno fondamentale di una determinata consulenza.
Con questo non voglio assolutamente dire che ad un privato bisogna fare le cose in modo rilento, solo per differenziare i tempi; sto solo dicendo che siccome un’azienda paga un servizio molto più di un privato, perché si aspetta delle modalità differenti e dei tempi, soprattutto si parla di tempistiche, visto che più tempo si perde, più solitamente un’azienda perde dei soldi, molto più brevi.
Quindi in definitiva questa è la mia visione. Visione che per altro ho avuto modo di notare che in molti paesi esteri, sempre rimanendo nell’Unione Europea, hanno effettivamente e ripeto giustamente dei servizi che fanno una distinzione tra target privato e target aziendale.
E questo problema che ho avuto, quello del portatile che vi ho portato in questo post sotto forma di aneddoto, non è stato l’unico. So che l’ho già detto in un’altra occasione, sempre all’interno di questo post, ma tengo a ribadirlo, perché altrimenti sembra che questo mio disagio che ho provato, sia ristretto verso a questa specifica situazione e che io quindi stia facendo tutta l’erba un fascio, come si suol dire dalle mie parti. Ma no, non è così. Ho avuto davvero tante situazioni, anzi troppe oserei dire, come questa.
Secondo me quindi è giunto il momento di provare a cambiare.
Prima di lasciarti voglio ricordarti che nella home page potrai trovare tutte le informazioni per contattarmi per una consulenza gratuita.
Da questo momento, ho aperto il nuovo sito Tech Developer.
NOVITA’: rilasciata la nuova home page di SharekFile.
Inoltre da poco tempo ho aperto un nuovo servizio di assistenza tecnica e ho pubblicato il mio listino prezzi, che potrai consultare nei rispettivi link.
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