Benvenuti a tutti in questo nuovo post!
Ho deciso di scrivere questo post per completare il precedente, in cui vi parlavo di tutti i cambiamenti che avverranno su Tech Developer, la mia azienda, all’anno del 2020. Per chi si fosse perso questo post, vi consiglio di leggerlo prima di proseguire la lettura di questo.
In questo post andremo ad analizzare diverse questioni: il nuovo metodo finanziario di Tech Developer utile per riuscire a trovare tutti i finanziamenti per affrontare tutti i cambiamenti previsti per quest’anno, l’introduzione di misure per la tutela legale come i contratti (novità assoluta di quest’anno), il nuovo metodo di riscossione crediti (fondamentale per non perdere il fatturato o parte di esso, nel corso dell’anno fiscale).
E quindi…. diamoci dentro!
La nuova gestione finanziaria
Direi che per prima cosa sia meglio parlare di finanze e quindi del nuovo approccio in Tech Developer per gestire tutte le finanze.
Per finanze si intendono tutti i soldi che entrano (quindi l’incasso proveniente dal fatturato, tanto per intenderci), le spese (i costi fissi, come il pagamento dell’infrastruttura o del commercialista e le tasse), gli investimenti, il risparmio e il reinvestimento del capitale nell’azienda. Insomma tutti argomenti semplici semplici.
Perché vi parlo di queste cose?
Da quest’anno ho deciso di avviare un processo di transizione piuttosto complicato atto per rendere la mia attività, vista quasi come un qualcosa simile ad un’attività da libero professionista, ad una vera e propria ditta individuale. Può sembrare dall’esterno che la differenza tra i due concetti di attività siano molto simili, ma fidatevi e non fatevi ingannare dalle apparenze: sono concetti davvero molto diversi, un po’ come il giorno e la notte.
Se nel primo caso, ovvero nell’attività in stile libero professionista, l’attività è incentrata tutta sulla consulenza diretta svolta in prima persona, una ditta individuale fonda il proprio modo di guadagnare soldi in parte (nel mio caso un 50%) da attività di consulenza svolta in prima persona e l’altra metà proveniente da servizi che non richiedono costantemente il mio intervento e la mia attenzione, se non per la loro gestione e la loro configurazione. Un esempio di queste tipologie di prestazioni? Il mio servizio hosting.
Il mio servizio hosting infatti è un servizio (scusate il gioco di parole) che certo richiede la mia totale attenzione quando lo devo configurare o quando devo risolvere un problema, ma poi i server una volta risolte tutte le problematiche che possono sorgere, come in tutte le cose per altro, funzionano da soli e forniscono il servizio hosting ai vari clienti in modo totalmente autonomo. Pensate che il mio servizio hosting è provvisto (perché l’ho sviluppato) un sistema di autodiagnosi e autocorrezione errori che è in grado ormai (dopo quasi due anni di sviluppo) di correggere e diagnosticare il 90% dei problemi, senza la ben che minima attenzione da parte mia.
Quindi in pratica l’obiettivo finale è quello di incentrare parte del business di Tech Developer in servizi completamente distaccati dalla classica consulenza diretta, ma potendo fornire consulenze extra. Ad esempio oltre al servizio hosting, che come detto poc’anzi una rendita passiva, è possibile affiancare una consulenza per la realizzazione di uno o più siti web. Così che alla fine il cliente non solo avrebbe risolto il problema dello spazio web o della potenza di calcolo necessaria, ma avrebbe risolto anche il problema, se così è definibile, della creazione del sito internet. Ovviamente poi a seconda del tipo di sito internet / piattaforma web si deve andare a realizzare, si andrà a discutere insieme del relativo preventivo, in cui andrò a specificare al cliente quanto tempo Tech Developer impiega a completare la realizzazione del prodotto e quanto verrà ovviamente a costare al cliente.
Gestione dei preventivi
Avendo nominato la questione dei preventivi, ho pensato fosse opportuno dedicarci due righe, giusto per spiegarvi come funzioneranno i preventivi elaborati da Tech Developer da adesso ai prossimi anni o per lo meno fino ai prossimi cambiamenti. Non ricordo se tale questione l’abbiamo già accennata nel precedente articolo, ma se così non fosse non c’è alcun problema: ne parliamo ora.
Prima la realizzazione dei preventivi non era regolamentata. In pratica li facevo pagare o meno in base al cliente e alla fine la situazione terminava con il fatto che ci perdevo soldi e tempo e c’erano delle lunghe consulenze in cui non veniva fuori alcun guadagno o comunque un guadagno troppo limitato.
Ora i preventivi hanno un costo ben definito (vai a vedere i vari importi nel listino prezzi) e soprattutto sono considerati gratuiti solo se il cliente commissiona il lavoro a Tech Developer. Facciamo un esempio: se si realizza un preventivo per la realizzazione di un sito internet e poi il cliente decide che il sito internet si realizza allora il preventivo è ritenuto come prestazione omaggio. Se invece viene realizzato il preventivo e il cliente non commissiona il lavoro a Tech Developer il cliente dovrà pagare il preventivo.
Come si calcolano i costi per la realizzazione di un preventivo?
I costi si calcolano su base oraria. Se per realizzare un preventivo ci vogliono 3 ore, si pagano 3 ore di consulenza.
Come viene fornito un preventivo?
I preventivi vengono forniti al cliente su file pdf, in cui vengono riportati: i dati di Tech Developer, i dati del cliente, il nome del progetto, le tecnologie che dovranno essere usate per la realizzazione del progetto (e il loro eventuale costo, che se non è specificato vuol dire che è pari a 0), cosa dovrà essere realizzato per completare correttamente tutto il progetto e portare a compimento tutti gli obiettivi prefissati con il cliente, le tempistiche (che saranno ragionate tenendo conto di un margine di tempo in positivo per permettere di risolvere eventuali problematiche che possono sorgere durante la realizzazione) e i costi orari.
Come funziona la commissione di un lavoro?
La commissione del lavoro viene accettata solo se il cliente firma il contratto. Da quest’anno infatti, per evitare di avere problemi con i pagamenti o per mitigare la riscossione crediti nel caso in cui il cliente non intenda pagare, si richiederà al cliente di firmare il contratto se il lavoro richiesto è:
- Una prestazione, quindi un rapporto lavorativo, a lungo termine. In questo caso quindi, a prescindere da quale possa essere l’importo giornaliero / mensile / annuale, verrà richiesto al cliente di firmare un contratto in cui sono posti tutti gli obiettivi (in pratica gli obiettivi pattuiti nel preventivo o durante una consulenza preliminare), il prezzo e il tempo che il cliente ha per saldare l’importo di ogni fattura. Solo se il cliente firma il contratto si inizia il rapporto lavorativo. Se il cliente salta un solo punto del contratto, il rapporto lavorativo si interrompe. Se Tech Developer dovesse non adempiere ad uno dei punti del contratto, allora è il cliente che può opporsi anche legalmente.
- Una prestazione il cui rapporto si intenda una tantum (terminato il lavoro il rapporto di consulenza termina) di importo superiore ai 150€. Se infatti il cliente richiede una prestazione di €300, prima di iniziare i lavori il cliente è tenuto a firmare il contratto. Per quanto riguarda il rispetto dei punti contrattuale, valgono i concetti espressi nel precedente punto.
Il servizio hosting è da intendersi come una consulenza a lungo termine?
Si, anche se il servizio hosting è più un servizio che una consulenza, Tech Developer la considera come una consulenza a lungo termine o più specificatamente un rapporto economico a lungo termine. Pertanto il cliente dovrà firmare il contratto.
Un contratto vale sia per l’hosting, che per la realizzazione di un sito internet?
No, sono viste come due prestazioni distinte, quindi il servizio hosting ha il suo contratto e la realizzazione del sito ha il suo contratto. Anche perché, come espresso prima, l’hosting è inteso come un rapporto a lungo termine a differenza del sito che è da considerarsi come una consulenza una tantum. Poi se il cliente avrà bisogno di un servizio di consulenza per mantenere il sito nel tempo, allora Tech Developer specificherà questo nel contratto o farà firmare un nuovo contratto al cliente.
Chi fornirà i contratti?
Sarà Tech Developer a fornire i contratti al cliente, il quale dovrà solo firmarli.
Quindi…
Quindi in definitiva ci sono un po’ di cambiamenti amministrativi. Nulla che impatterà sul rapporto tra i clienti e Tech Developer negativamente, anzi questa nuova gestione non può fare altro che migliorare sia il rapporto con i clienti che migliorare la tenuta e la gestione dell’azienda.
Ci sono molte altre novità ma voglio spiegarvele con calma nei prossimi articoli. Per ora penso sia sufficiente così. Abbiamo parlato della nuova gestione finanziaria, del cambio di paradigma imprenditoriale (da libero professionista a ditta individuale), dei contratti, della nuova gestione dei preventivi, dei servizi (come il servizio hosting). Spero che questa nuova gestione vi possa piacere e spero possiate passare un nuovo anno (seconda metà del 2020 e un 2021 bene con la mia attività). Se è così e se riesco nell’intento di migliorare i servizi sono veramente contento.
Ok dai ora vi saluto. Vi aspetto al mio nuovo post che non so sinceramente quando uscirà.
Denis Genitoni – Tech Developer