Online si è creato un vero e proprio dibattito tra le persone, discutendo sul supporto dell’architettura 32 bit. C’è chi sostiene che il supporto deve continuare, chi invece controbatte dicendo che il supporto sia giusto che stia cessando e chi invece non prende posizioni perché non gli interessa.
Questa discussione, continua ormai da anni ininterrottamente. È iniziata quando si è notato che sempre più aziende stanno abbandonando, alcune lo hanno rigorosamente già fatto, il supporto per quest’architettura ormai datata.
Penso che secondo me entrambi le parti (la terza non si conta in quanto neutrale), non sappiano bene i motivi con cui sostengono la loro tesi. Ovvero non li sanno correttamente. Soprattutto non hanno motivazioni valide per portare avanti una tesi come questa.
Molti sottovalutano l’argomento, ma vi posso garantire che la questione è più complicata di quel che possiate pensare. Quindi oggi lasciate che vi semplifichi la vita, provandovi a spiegare i vantaggi odierni di entrambe le architetture ed esponendo i problemi di sviluppo di entrambe.
Iniziamo vedendo quali categorie di persone utilizzano i computer 32 bit e vediamo se il mancato supporto possa in un qualche modo influire sul loro rendimento.
Beh, la prima categoria che mi viene in mente, è l’amministrazione pubblica. Possiamo notare che in qualsiasi ufficio ci sono computer datati, con un sistema operativo non più supportato da anni (precisamente da aprile del 2014). Gli operatori e i tecnici Help Desk di ufficio non aggiornano mai il software. Anche perché molte volte i computer sono freezati con programmi come Deep Freeze, che bloccano la sessione del sistema operativo e ogni modifica apportata o file memorizzato viene eliminato dopo lo spegnimento del pc. In poche parole il sistema operativo del computer si trasforma in un qualche modo in un sistema operativo live non persistente.
Per questa categoria, anche se il supporto 32 bit viene a mancare, non è che influisca in un qualche modo. Non vengono intaccati minimamente.
Passiamo alle piccole aziende, che in ufficio hanno dei computer alquanto datati. Come nel caso delle amministrazioni pubbliche, anche loro continuano ad usare un sistema operativo non più supportato, a loro rischio e pericolo si intende, e dei software ovviamente non aggiornati. In definitiva, anche per questa categoria, la cessazione del supporto della 32 bit non cambierebbe nulla. Molto semplicemente, al momento del cambio dei pc, compreranno uno scassone (passatemi il termine) a 64 bit, piuttosto che uno a 32 bit. Dico scassone in quanto sia le amministrazioni pubbliche, che le piccole aziende non vogliono investire sulla loro sicurezza. Dopo ovviamente si lamentano del fatto che in rete ci sono dei virus e l’azienda ne è stata compromessa… ma questo è evidente che sia un’altro discorso, che è meglio non trattare ora in quanto altrimenti l’articolo diventerebbe più lungo inutilmente.
Passiamo ora alle scuole, che è risaputo che usano dei computer veramente vecchissimi. Quindi come nei due casi predenti, la cessazione del supporto della 32 bit non influirebbe minimamente. Anzi forse sarebbe una motivazione in più per il governo per stanziare dei fondi per cambiare quei computer che ormai sono inguardabili. Non si può avere nelle scuole dei computer che manco si accendono più. E per favore, non iniziate a dire che basta installarci un sistema operativo leggero per recuperarli, perché non è affatto così. Quando una cosa è da cestinare, è da cestinare. Comunque nel corso di questo articolo vedremo meglio questo fatto.
Passiamo ora alla categoria dei privati. Beh chiunque usa un pc 32 bit privatamente, più che navigare online non fa. Quindi a questo punto anche se usa un sistema operativo non più supportato (magari una distro Linux come Lubuntu) non ci sono problemi. Ho parlato di sistemi operativi non più supportati e ho nominato Lubuntu in quanto il supporto 32 bit di Ubuntu cesserà con la prossima LTS. quindi la 18.04, o così ha confermato Canonical. Ma visto in che modo quest’azienda mantiene le promesse, staremo a vedere se è veramente così.
Oltre al sistema operativo, anche moltissimi programmi cesseranno il supporto 32 bit. Per fare un esempio i browser web. Si uno potrebbe pensare, giustamente, che con un browser non più supportato, ci sono molti più problemi di sicurezza. E questo è vero, in quanto il browser non è protetto da tutte le nuove versioni di virus esistenti online. Ma c’è anche da dire che un utente comune prenderebbe un virus anche con un sistema operativo e programmi ultra sicuri, in quanto molto spesso chi usa il computer, sono utenti che non leggono quello che fatto e che, passatemi anche questo termine, sono un po’ tonti.
Ora che abbiamo visto le varie categorie di utenti che usano vecchi pc, possiamo analizzare i problemi di sviluppo nelle aziende.
Io non so se chiunque di voi sappia quanti soldi un’azienda spende per sviluppare un programma. Beh tanti. Io me ne intendo poco, ma posso garantirvi, che dando una spulciata online a qualche dato, le aziende software investono quasi un capitale per sviluppare una soluzione software valida e che ovviamente, spazzi via letteralmente la concorrenza, la vera minaccia di tutte le aziende.
Calcolando poi che ogni software necessita anche di un supporto futuro, quindi di aggiornamenti che dovranno essere sviluppati nel tempo. Quindi i costi ovviamente si basano su tutto il ciclo di vita del software.
Perché un’azienda dovrebbe spendere il doppio dei soldi per sviluppare un programma che poi dovrà essere mantenuto su due architetture. Una attuale, ovvero la 64 bit e una datata, il cui mercato è anche morto, fermo?
Io sinceramente se fossi proprietario di un’azienda, non spenderei il doppio o quasi per sviluppare una soluzione per un’architettura che molto probabilmente tra 2 o 3 anni non esisterà più e che, come dicevamo, il mercato è morto. Poi ovviamente queste sono opinioni personali.
Abbiamo accennato al fatto che il mercato dell’architettura 32 bit è praticamente morto. Eh si. A parte i computer ricondizionati, che poi sono usati e quindi non sono nuove immissioni nel mercato, non si trovano nuovi modelli di pc a 32 bit. Quindi questo vuol dire che un’azienda dovrebbe sviluppare per un prodotto non più venduto. Sviluppare per una serie di computer così vecchi che molto probabilmente il prodotto in questione non ci girerebbe neppure. Ed è così. La maggior parte dei computer con un’architettura a 32 bit, sono datati, ma così tanto, che non so come faccia a girarci dentro un sistema operativo come Windows XP o una versione veramente minimale di Ubuntu, quale può essere Luibit o Lubuntu.
Parlando sempre di sviluppo, andiamo anche a trattare di tutte le applicazioni online, che girano nei server. Queste applicazioni, che si trovano sotto forma di social network, come Facebook o come piattaforme streaming, come YouTube, nel tempo diventano sempre più pesanti e i pc vecchi, avendo un hardware limitato alle tecnologie di anni fa, non riescono a reggere. Infatti quante sono le persone, che ingiustamente oserei dire, si lamentano che Facebook sia lento o si lamentano del fatto che su YouTube non si riescono a vedere correttamente i video? Il problema non è dei siti online, che secondo me sono sviluppati anche bene, ma dei computer, che ormai non reggono un tale carico. I siti e le applicazioni online, non sono più semplici e statici. Anche un blog ormai è ultra dinamico e presenta diverse caratteristiche che lo rendono completo, ma allo stesso tempo pesante.
Io ho visto molti computer, tra cui alcuni di questi erano anche miei, che su Youtube facevano fatica a riprodurre video oltre i 360p, che è una qualità che oggi viene ritenuta ovviamente scadente. E riproducevano questi video a scatti. Le schede video di questi computer, non sono neppure in grado di riprodurre un video, perché non erano state sviluppate per interconnettersi con la scheda di rete, far scaricare il video o parte di esso e riprodurlo contemporaneamente. Cosa che ora i nuovi computer fanno senza il minimo sforzo, per giunta con altri processi aperti in background.
Per questo motivo anche se un’azienda sviluppa un software leggerissimo, appena ci installate un browser e andate su Facebook, per dire, state facendo consumare al browser, con magari una sola scheda aperta, il doppio delle risorse dei sistema operativo stesso. Quindi per questo motivo, ha senso sviluppare per l’architettura 32 bit? Beh io direi di no, ma poi ognuno è libero di pensare come meglio crede.
Torniamo un’attimo indietro e torniamo a parlare di sistemi operativi.
Sono in molti che pensano che GNU/Linux è nato per riciclare i computer datati. Per questo motivo, il fatto che diventano sempre più pesanti è un problema, in quanto non sono più in grado di girare su pc datati.
Questo è un fatto giusto. Come dicevamo prima, il mercato dell’architettura 32 bit è morto. Di conseguenza, ovviamente, la presenza di computer a 64 bit è nettamente superiore. Chi possiede un pc nuovo, non penso ci installerebbe un sistema statico, che offre ben poco e con una grafica discutibile. A meno che non lavora in ambito server, ma a questo punto installerebbe un sistema a riga di comando, che fa prima.
Per chi lavora nell’ambito desktop, penso che un’utente ci installi un OS con un DE decente. Calcolando poi che la concorrenza sviluppa sistemi a 64 bit sempre più completi, a meno che GNU/Linux e tutta la sua community non voglia perdere i pochi utenti desktop che ha, deve per forza stare al passo, sviluppando soluzioni grafiche sempre più complete e sempre più ottimizzate con i tempi graficamente parlando.
Gli utenti che possiedono un pc datato, come dicevamo prima, possono continuare ad utilizzare la versione precedente del sistema operativo. Altrimenti, se il pc è veramente vecchio o se l’utente ha comprato un computer nuovo, può utilizzare il pc a 32 bit come un piccolo server locale o in un piccolo NAS. In questo caso, ti rimando anche a questa mia guida, che ti spiega cosa puoi fare per realizzare gratuitamente un piccolo server locale, riciclando il proprio computer vecchio.
Intanto che ci siamo direi di approfondire una questione molto importante.
Un pc datato quanto può funzionare ancora correttamente? Beh io penso molto poco, considerando anche il fatto che in caso di guasti, i componenti di ricambio, ammesso che il danno che si è verificato sia riparabile, sono quasi introvabili. E nel caso in cui si riescano a trovare, non costano poco. A questo punto, molti utenti scelgono di cambiare computer. Io per esempio non investirei mai 50 euro per riparare un computer che forse ne vale 5. Questo non è più un’investimento, ma diventa uno spreco di soldi. A questo punto è da preferire comprare un nuovo computer.
E sorge spontanea anche un’altra domanda.
Quanto un’utente terrà ancora il computer datato? Beh a questa domanda, molto probabilmente avrete già dato una risposta. E penso di saperla già. Sicuramente è: “L’utente lo terrà tanto, visto anche in che crisi siamo”. Beh io non ne sarei così sicuro. E ora vi spiegherò il motivo.
Per rispondere al meglio, suddividiamo il quesito in due parti. Una per i computer portatili e l’altra parte per i computer fissi.
Computer portatili
Cosa influisce una persona a cambiare il proprio laptop?
Innanzi tutto il display. In tutti i pc datati lo schermo è veramente molto poco visibile e diciamocelo, non funziona correttamente. Abbiamo infatti, nei computer veramente datati, uno schermo con dei colori con troppo contrasto, scritte poco nitide e una risoluzione che non permette di lavorare in nessun modo. Uno potrebbe optare per collegare il pc ad un monitor. Ma a questo punto si dovrebbe comprarne uno esterno o altrimenti, anche se si ha già in casa un display con cui collegare il nostro computer, il proprio pc portatile non sarebbe più tale. Diventerebbe un fisso.
A questo punto uno potrebbe pensare di comprarne uno per usarlo fuori. A questo punto butti via il vecchio, che tanto non serve più.
Un’altro fattore determinante è la batteria. Nei pc portatili di qualche anno fa la batteria dura veramente molto poco. Mettiamo poi che con il corso degli anni, la carica non funziona più. A questo punto o si compra una batteria nuova, che a meno di 30 auro se si è fortunati, non si trova. Altrimenti si tiene sempre collegato il pc ad una presa di corrente. Ma a questo punto il computer non sarebbe più portatile e perderebbe la sua utilità. Si potrebbe pensare di comprare un tablet per lavorare fuori casa. Ma a questo punto, con i soldi che si spendono per comprarlo, possono essere usati per acquistare un nuovo pc portatile, anche di fascia bassa, e buttare il vecchio.
Ma la cosa più brutta nei computer portatili vecchi è il surriscaldamento. Nei vecchi pc, i processori erano mono core. Per supplire a questo grande problema di calcolo, il processore gira ad una frequenza di 3.0 GHz circa. Una frequenza tale genera una temperatura davvero alta, che necessita per cercare di raffreddare a dei livelli passabili di temperatura, tutta una serie di ventole super rumorose. Insomma, non è che valga poi la pena.
Anche nei computer poco più moderni, ma sempre vecchi, hanno un problema simile, anche se per fortuna il processore genera meno calore in quanto la frequenza è più bassa, ma comunque molto probabilmente si deve girare con una base ventilata. Soluzione per niente comoda, ve lo posso garantire. Considerando anche che una base ventilata costa e bisogna comprarla.
Computer fissi
Per quanto riguarda i computer fissi vecchi, presentano altri difetti che spingono una persona a cambiare macchina.
Innanzi tutto il consumo di corrente elevato. I vecchi computer consumano molto di più di quelli nuovi, e la cosa più brutta è che offrono una potenza di calcolo infinitamente più bassa.
Mettiamo poi in conto che come dicevamo prima, i pc di qualche anno fa, forniscono una potenza di calcolo davvero limitata. Questo non permette di fare quasi nulla con il pc, se non navigare in internet, con i limiti di cui parlavamo prima, o scrivere documenti di testo. Un po’ poco non vi pare? A meno che non siate programmatori e allora usate il pc per programmare, che è un’atto che serve poca potenza, di altro non potete fare.
A questo punto chiunque cambierebbe computer e butterebbe il vecchio.
Abbiamo quindi visto tutta una serie di questioni molto importanti, che non sono state presentate all’interno delle discussioni sui vari gruppi.
Ma vorrei approfondire qualche ultimo dettaglio prima di concludere questo articolo.
L’architettura 64 bit fu presentata su grande scala nel mercato all’uscita di Windows XP. Da questo momento in poi questa tecnologia di processore superò quasi subito e in modo netto l’architettura 32 bit. La superò a tal punto che oggi possiamo disporre di una tale potenza di calcolo con questo tipo di processore che è micidiale. Sinceramente il processo di sviluppo della 32 bit si è concluso dopo qualche anno dall’uscita della nuova architettura.
Con questo lo sviluppo software è continuato anche fin troppo per questa tecnologia obsoleta. Mi chiedo come mai non l’abbiano interrotto molto tempo fa, ma di questo forse non si saprà mai la risposta.
È troppo complicato analizzare una fetta di mercato così grande, con i pochi dati che si dispongono.
Queste erano le mie argomentazioni che ho portato alla mia tesi. Spero che vi siano potute interessare e che soprattutto abbiate tratto qualcosa di nuovo da questo nuovo articolo.
E voi cosa ne pensate dopo aver letto questo post? Scrivetelo qui sotto nei commenti o nei miei canali social
Con questo è tutto gente e vi aspetto al mio prossimo articolo!