Ed eccoci qui finalmente con la recensione completa di Ubuntu 18.04 LTS, la nuova versione di Ubuntu di casa Canonical.
Questa versione a lungo termine pensata soprattutto per gli utenti business, è una versione che viene presentata ogni due anni e permette di ottenere un rilascio stabile del sistema Ubuntu, con la possibilità di ricevere aggiornamenti di sicurezza e software per ben 5 anni dal suo rilascio, ad eccezione di alcune sue derivate (come Lubuntu, la variante con il DE LXDE), che invece garantisce solo 3 anni di supporto.
In questo precedente post abbiamo visto cosa ci si doveva aspettare da questa nuova versione. Quest’ultimo articolo è veramente importante per delineare alcuni aspetti fondamentali di questo sistema. Uno di questi è il fatto che non troviamo più il DE Unity, progetto abbandonato ufficialmente da Canonical, sostituito invece da Gnome Shell. Questo cambiamento, come avevamo predetto (e effettivamente si è verificata tale situazione), ha portato all’abbandono del progetto Ubuntu Gnome, che consentiva di portare il DE Gnome Shell su Ubuntu.
Come abbiamo potuto vedere in questa recensione di Ubuntu Gnome 16.04, tale progetto era stato concepito in modo totalmente sbagliato e i problemi di utilizzo riscontrati da migliaia di utenti non erano pochi. Quindi il fatto che tale progetto sia stato ufficialmente abbandonato, spero in modo definitivo, non mi dispiace. E penso non dispiaccia neppure alla maggior parte degli utenti che l’hanno provato, magari per un lungo periodo di tempo.
Un altro cambiamento, che poi avremmo modo di approfondire nel corso di questa recensione, che abbiamo potuto vedere nelle anticipazioni di Ubuntu 18.04 è il cambio del Kernel, ora più aggiornato che mai e che supporta molti nuovi dispositivi, installati su nuovi terminali, che consentiranno di poter supportare nuovi Ultra-Book, schede video per PC fissi e per PC portatili. Inoltre il cambiamento nel core di sistema permette, soprattutto nei portatili, di stressare meno il processore, consentendo uno smaltimento del calore sicuramente migliore e un corretto funzionamento anche con un processore non proprio di ultimissima generazione e con un quantitativo di ram non eccessivamente elevato (con 4 GB di ram non si hanno alcun tipo di problema).
Installazione del sistema operativo
L’installazione del sistema operativo sicuramente è stata migliorata. In 10 minuti (dipende ovviamente dalla propria connessione e dal computer in utilizzo) si può installare senza problemi questa nuova versione di Ubuntu nel computer. Ci sono stati dei cambiamenti in alcune impostazioni da dover impostare durante il processo di configurazione dell’installazione, ma pressapoco non ci sono cambiamenti eccessivi.
Per tutte le informazioni sul nuovo installer e su una guida completa per l’installazione (per gli utenti meno esperti), consiglio di leggere questa mia precedente guida che ho scritto appositamente.
Dopo tutta questa premessa, iniziamo la recensione
Bene, direi che dopo tutta la parte introduttiva, possiamo iniziare la recensione completa.
Configurazione post-installazione
Subito dopo l’installazione, al primo avvio di sistema, vi si presenterà tale configurazione di sistema, che vi spiega innanzi tutto i principali cambiamenti di sistema e successivamente, vi permette di impostare alcuni vostri parametri.
Durante la configurazione è possibile abilitare il nuovo sistema di aggiornamenti Livepatch, un servizio introdotto da Canonical, che permette di poter far aggiornare il sistema in modo totalmente autonomo e cercare di far riavviare il computer il meno possibile per gli aggiornamenti.
Per abilitare questo servizio è necessario connettersi o creare un account Ubuntu. Una sorta di UbuntuID, che consente di accedere a tutta una serie di nuovi servizi in cloud, tra cui Livepatch, offerti da Canonical per privati e utenti business.
Durante il processo di prima configurazione è poi possibile configurare tutte le impostazioni relative alle segnalazioni di sistema autonome e l’invio a Canonical di report per vari errori o problematiche di sistema.
Configurazione davvero molto semplice, ma che ci permette veramente di già poter impostare svariati parametri. Una buona novità introdotta da Canonical.
Versione di Gnome
Come introdotto all’inizio di questa recensione, su Ubuntu 18.04 è stato rimosso Unity in favore di Gnome Shell. La versione di Gnome Shell preinstallata è la 3.28.1, confermando per la prima volta quindi la versione più recente di questo DE mai installata su Ubuntu.
Versione del kernel
Come dicevamo in precedenza, questa nuova versione di Ubuntu porta un kernel veramente aggiornato. Infatti, troviamo la versione 4.15.0-20. Per un changelog completo del kernel, ti consiglio di andare a consultare questa documentazione ufficiale.
Affiliazione di Amazon
Ubuntu mantiene come in ogni sua versione l’affiliazione con il servizio Amazon, presentando nella dash posta a sinistra della scrivania dell’utente, l’icona per raggiungere il sito di e-commerce. Questo tipo di collaborazione tra Amazon e Canonical è stato effettuato per riuscire a raccogliere fondi necessari per continuare lo sviluppo. Con il rilascio di una versione con Gnome, sono stati rimossi tutti i consigli pubblicitari tanto odiati dagli utenti, che venivano mostrati durante le ricerche all’interno del sistema.
Rimozione delle lens
Sempre grazie alla rimozione del DE Unity, sono state rimosse tutte le lens, che consentivano di effettuare ricerche specifiche.
Coerenza nelle componenti di Gnome
Lo so, mi sto concentrando molto sul DE e sulla sua implementazione all’interno del sistema. Ma questo perché effettivamente è la novità di questo nuovo rilascio. Questo rilascio presenta lo stesso problema già documentato su Ubuntu Gnome 16.04, ovvero che le versioni dei componenti del DE non sono coerenti. Questo non ha portato a problematiche, per lo meno durante i miei test per condurre questa recensione, ma con questo non assicuro che effettivamente non ci siano.
Come prova di quanto detto vi rimando a questo screen, che potrete vedere tra poco. Ricordando la versione del DE, accennata precedentemente, guardate questo screen.
Tema di Ubuntu
Dallo screen appena visto abbiamo potuto notare il tema scelto per le icone e per il tema delle finestre. Eh si è lo stesso di tutte le altre versioni precedenti e non ci sono stati cambiamenti per quanto riguarda il tema delle icone (anche se molti avevano anticipato questo ultimo cambiamento).
Però comunque in questo caso ci sta. Il tema non è affatto male e si integra perfettamente con le novità grafiche offerte da Gnome 3.28.
Installazione software
Vediamo tutti gli aspetti di sistema che gestiscono i pacchetti software.
Versione di apt-get
La versione di apt-get è la 1.6.1
Versione di DPKG
La versione di dpkg è la 1.19.0.5
Versione di SNAP
Snap è il nuovo sistema di pacchetti universali rilasciato da Canonical da Ubuntu 17.04. Attualmente si trova alla versione 2.32.5
Gestore software
Come software center troviamo Gnome Software, come nella versione precedente del sistema. Questo ci fa capire che ormai Ubuntu Software è un progetto ormai abbandonato.
Considerazioni finali
Questa nuova versione di Ubuntu non è assolutamente male. Sicuramente non ci sono enormi novità, ma sufficienti per giustificare un nuovo rilascio. Se poi sommiamo a questo una buona stabilità di sistema, direi che questa LTS mi ha convinto fin dal primo momento. La consiglio a tutti e consiglio di aggiornare la vecchia LTS a quest’ultima senza problemi.
Con questo quindi è tutto gente. Spero che questa recensione vi sia stato di aiuto.
Se è così mi fa davvero molto piacere. Alla prossima!