Fedora 21 è ormai alle porte. Martedì, infatti, esce, dopo una lunga attesa da parte dei suoi fan, come me, la release ufficiale stabile.
Vediamo insieme come installarla già da adesso. Il procedimento sarà molto semplice, ma di lunga durata. Questa guida, per poter essere attuata, necessita di tre pre-requesiti:
- Fedora 22 installata
- Una connessione internet
- Molta pazienza
Dopo aver verificato che si possiedono tutte le tre cose, possiamo procedere.
Per prima cosa dovrete decidere quale versione installare. Non ci sono più le versioni caratteristiche di Fedora 20 o precedenti, ma ora si suddividono in 3 categorie principali:
workstation
server
cloud
La prima è adatta per laptop, notebook e netbook, con il DE Gnome.
La seconda è adatta per i server e la gestione della rete.
La terza è adatta per l’uso e la gestione del cloud.
Una volta che avete scelto cosa installare procediamo.
Procedete installando un programmino chiamato fedy-installer, un’utility di sistema creato specificatamente per Fedora, che serve per compiere varie operazioni di gestione della distribuzione.
Ci servirà in una fare specifica.
Per installarlo aprite un terminale e digitate:
su -c “curl http://satya164.github.io/fedy/fedy-installer -o fedy-installer && chmod +x fedy-installer && ./fedy-installer”
Virgolette incluse.
Vi chiederà la password di root, che in Fedora è diversa dalla password utente.
Una volta inserita premete invio, attendete e poi premete y e poi invio
Una volta terminato, digitate su
Inserite la password di root
Poi digitate dnf upgrade e invio
Una volta terminata l’operazione, scrivete reboot, così riavviate il sistema
A sistema avviato, aprite un terminale, digitate su, password e dnf clean all.
Fatto ciò, aprite fedy, inserite la password utente, poi cliccate sulla penultima voce, cliccate su next, poi su “remove old kernels”
Bene, ora cliccate su si e a procedimento ultimato, riavviate la distribuzione.
Ora, una volta eseguito il login, aprite un terminale, andate sul root con su, password e poi digitate yum install fedup
Fatto ciò, digitate yum update fedup fedora-release e poi reboot
Una volta rieseguito il login (Lo so è scocciante, ma è la procedura più sicura), aprite un terminale, digitate su, password, fedup –network 23 –product=NOMEPRODOTTO (-> in alcuni casi è necessario anche l’ultima parte del codiche, ovvero –product=NOMEPRODOTTO, anche se non serve nella maggior parte dei casi).
Al posto di nome prodotto, digitate il prodotto scelto, tra workstation, server o cloud.
Ora vi farà scaricare il necessario, che ci metterà molto, dipende dai pacchetti che avrete da aggiornare.
Ora, una volta finito, SE NON CI SONO STATI ERRORI (se ci sono degli errori la procedura non prosegue, quindi vuole dire che la vostra distribuzione non supporta l’aggiornamento, ad esempio quando aggiornate da gnome 3.10 a gnome 3.12), riavviate.
Al riavvio, noterete una voce in più, ovvero “System Upgrade).
Eseguite il boot da quella voce e partirà l’installazione
L’installer è caratterizzato da una schermata di avanzamento gtk. Voi potrete vedere nel dettaglio cosa sta succedendo, premendo semplicemente esc e per ritornare alla gtk, premete di nuovo esc.
Una volta terminato, si riavvierà (potrà riavviarsi più volte durante l’installazione). Una volta riavviato, vi troverete Fedora aggiornata!
Ora, per pulire la distro dai pacchetti della vecchia versione, o usate il tool bleachbit, installabile con il comando su yum install bleachbit oppure potrete pulire la distro con il comando rpm –rebuilddb e yum distro-sync –setopt=deltarpm=0
Una volta fatto ciò, se avete il google chrome, dovrete inserire questo comando:
yum remove google-chrome-* && sudo yum install google-chrome-[beta,stable,unstable]
Scegliete tra beta, stable, unstable.
Bene, la guida termina qui, visto, non è difficile!!
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