È da parecchio tempo che il team del kernel Linux sta continuando a lavorare alla versione 3.x del kernel.
Solo 2 anni fa lo stesso Linus Torvalds disse in molti topic che ci sarebbe voluto almeno fino al 2019 per arrivare ad uno stato di sviluppo tale del kernel da permettere l’upgrade alla versione 4.x.
Ma per fortuna, grazie ad un incremento improvviso di volontari che si sono messi a lavorare molto duramente sul kernel e anche grazie alla tenacia dello stesso Linus Torvalds è stato possibile completare in un tempo che possiamo definire di record lo sviluppo della serie di versioni che comprendevano la 3.x e quindi passare alla versione 4.x
Bisogna anche ricordare che tutto questo è stato possibile anche dal grande supporto che hanno fornito SUSE, Red Hat e in modo un po’ inferiore Intel, che hanno finanziato sia economicamente che come sviluppo il progetto del kerner portandolo a raggiungere una velocità di sviluppo strabiliante (scusami se ho ripetuto il concetto 2 volte, ma non sapevo come esprimerlo al meglio in altri modi). Ubuntu e comunque tutta la community delle distribuzioni Debian, come al solito non hanno minimamente finanziato o comunque cercato di aiutare in alcun modo questo processo di sviluppo. Come al solito si limitano ad usare passivamente questo componente a dir poco fondamentale per tutti i sistemi GNU/Linux (essendo il kernel è normale che sia uno dei componenti più importante di un sistema operativo, in quanto gestisce tutti i processi dei vari programmi e del sistema operativo stesso).
Cliccando qui potrete andare a leggere il talk di Linus Torvalds che annuncia l’uscita del kernel 4.x ( ->talk in inglese).
Quali sono le nuove novità che questo nuovo kernel porta?
Questa nuova versione porta numerosissime novità. Innanzi tutto corregge numerosissimi bug che riguardavano principalmente il funzionamento di molti programmi, il funzionamento della rete internet (alcune schede di rete non erano supportate al meglio). Corregge anche numerosi bug riguardanti il supporto di molti driver delle schede grafiche nVidia e AMD.
Oltre a correggere tutti questi bug (ce ne sono altri che potrete andare a leggere nel change log postato qui sotto.
Questa nuova versione piacerà parecchio anche per i nuovi aspiranti gamer che verranno su Linux a giocare con i vari videogiochi oltre che su Windows (grazie anche a Steam) in quanto ora sono supportate moltissime schede grafiche di ultima generazione, molte di casa Intel, ma tantissime provengono anche da casa nVidia.
Questo nuovo kernel supporta anche gli ultimi processori e per chi apprezza molto i prodotti intel c’è una buona notizia, in quanto questa nuova versione supporta anche i processori Intel Celeron, processori per computer portatili in grado di offrire un’enorme potenza di calcolo (si parla di 2.9 GHz) con un consumo ridottissimo e con un conseguente abbasso delle temperature raggiungibili, che permette anche di realizzare portatili senza ventole di raffreddamento. Clicca qui per vedere questo tipo di processore.
Piccola curiosità per chi ne volesse sapere un po’ di più, la HP fu la prima marca di computer a supportare questo nuovo tipo di processore.
Questo kernel ha anche fatto notare a diversi utenti una diminuzione del calore prodotto dal processore durante l’esecuzione del pc. Infatti presenta una gestione migliore dei processi del sistema garantendo un consumo ridotto da parte del proprio computer e anche un’incremento (anche se non notevole) della velocità e reattività del computer.
È stato aggiunto anche il supporto per molti schermi touch screen e tavolette grafiche.
Quali distribuzioni supportano CORRETTAMENTE questo kernel?
Il nuovo kernel è disponibile anche per installarlo su Ubuntu e derivate, ma io lo sconsiglio caldamente perché non è garantito il funzionamento corretto con il sistema, inoltre non è supportato e sostenuto con gli aggiornamenti dalla community di sviluppo Ubuntu.
Le distribuzioni che lo supportano in modo ottimale sono OpenSuse, Fedora, Red Hat, Arch e derivate (quindi anche Manjaro).
Nelle distribuzioni appena citate qui in alto permettono l’aggiornamento a questa nuova versione del kernel direttamente dagli aggiornamenti ufficiali di sistema.
Le mie considerazioni personali su questa nuova versione
Dopo aver effettuato gli aggiornamenti di Fedora (il sistema operativo presente nel mio computer), si è aggiornato conseguentemente anche il kernel, permettendomi di poterlo provare.
Devo dire che mi sono trovato veramente bene e ho notato (anche se non in maniera molto evidente) un aumento delle prestazioni del mio pc.
Posso anche dire che mi trovo molto bene anche dal punto di vista della compatibilità con alcuni programmi e anche all’avvio. Ultimamente Google Chrome non era perfettamente compatibile con Fedora e mi dava alcuni problemi che ora dopo questo aggiornamento si sono risolti.
Anche all’avvio avevo un errore da parte di un modulo del kernel che dopo questo aggiornamento si è tutto risolto per il meglio.
Naturalmente è presto per dare il giudizio finale (per lo meno per me). Vediamo come si comporta durante il normale utilizzo del pc e come risponde. Per il momento posso dire che il tutto mi piace molto e che è alquanto positivo.
Con questo posso concludere il mio post e noi come al solito ci rivediamo al prossimo 🙂