Un utente del mio gruppo Facebook, circa una settimana fa, mi consigliò di recensire Open Xange, un sistema operativo che si trova al 266* posto di Distrowatch. Un sistema operativo quindi che non sarà certo il migliore del mondo, ma dato che su GNU/Linux ci sono una marea di remix e derivate, si presume che nei 300 posti della classifica di Distrowatch ci siano i sistemi migliori. O così io presupponevo.
Dico che lo presupponevo perché guardando questo sistema ho visto che ci sono molti aspetti interessanti, ma negativi che riguardano sia la pubblicazione della derivata, che nella sua creazione. Il creatore di questa derivata non è neppure stato in grado di pubblicarla e pubblicizzarla in modo decente, cosa che fa intendere fin da subito il grado di professionalità e di accuratezza.
Ma vediamo insieme di cosa sto parlando, in modo da capirci bene.
Questa è la pagina di Distrowatch, in cui viene esposto il progetto in questione.
Com’è possibile notare, ci sono le varie informazioni di questo progetto.
La pagina ci dire che è basato su Fedora, precisamente sulla spin di Fedora KDE, ci fa vedere uno screen e poi nella tabella in basso notiamo che ci viene proposto il sito Web.
Bene, ricordatevi queste cose perché sono importanti per capire al meglio.
Cliccando sul link del sito web di questa derivata non ci reindirizzerà all’indirizzo segnato, ma ad una pagina di Source Forge e fin qui nulla di strano, potrete pensare ma….
Qui possiamo notare con un certo stupore, che il nome del progetto non è più Open Xange, ma è diventato eZey Linux Technology. Questo fa capire quanto innanzi tutto il team di Distrowatch sia attento ad aggiornare il nome delle pagine e di quanto questo genio che ha creato questo sistema sia molto professionale…. Cambiare nome al progetto così all’improvviso senza neppure mettere una notifica, cambiare così il link senza premurarsi che sia stato modificato nella pagina di Distrowatch è una cosa alquanto strana.
Parliamo un po’ di questo progetto.
E’ un progetto che come dicevamo si basa su Fedora 21, la versione del kernel è 3.19, Il DE è il KDE, alla versione 4.04, quindi ormai è un po’ vecchiotta, calcolando che è uscita la versione 5 (ora non so quando leggerai questo articolo, ma qualche mese prima della pubblicazione di questo articolo è uscita la versione Plasma 5 di KDE).
Quindi caratteristiche piuttosto vecchiotte. Un ultimo fattore che si va a sommare a tutto questo è che lo sviluppatore non ha rilasciato ulteriori rilasci, quindi in caso di problemi non si può attendere aggiornamenti e non si può avere un supporto tecnico di nessun genere.
Nella pagina di Distrowatch viene specificato che il download è disponibile sia nella versione a 32 bit, che nella versione a 64 bit. Il problema è che su Source Forge il download è disponibile soltanto per la versione a 64 bit. Un’altra menzogna su questo progetto.
Prestazioni del sistema
Le prestazioni sono molto, ma molto deludenti.
Ho installato il sistema operativo su una macchina virtuale da 2 gb, con 2.33 GHz di processore (3 core dedicati) 8 GB di spazio su disco (con un disco ad allocazione fissa, che offre il doppio delle prestazioni), 128 mega di scheda grafica dedicata e con accelerazione in 3D. Con tutte queste risorse disponibili il sistema va più lento di Opensuse KDE alla versione 64 bit, installata con le stesse caratteristiche. Eppure, Opensuse non è che scherza con la grafica di KDE e chi l’ha usata, come me, lo saprà.
Il desktop
Il desktop si presenta praticamente uguale identico alla versione originale di KDE. Sono cambiate veramente pochissime cose. Una cosa nuova che possiamo notare è un indirizzo web in basso a destra, che per altro andandolo a digitare nella barra degli indirizzi di un qualsiasi browser, non porta da nessuna parte.
Questa persona non è molto brava con gli indirizzi web. Meglio che inizi a fare qualcos’altro.
Un’altra differenza è il menu delle applicazioni, in stile Windows 98 (che bello usare una grafica obsoleta su un DE bello e moderno come KDE).
Un’altra piccola differenza che possiamo notare è il logo del pulsante del menu modificato.
In questa derivata, com’è possibile notare, sono state cambiate le icone, rendendole più gradevoli alla vista.
E stato modificato il tema delle finestre
In applicazioni come il Google Chrome (browser per la navigazione in internet) il tema è stato applicato e ottimizzato in modo veramente schifoso.
Il contrasto tra la barra nera della barra del titolo e la barra azzurra del gestore schede di Google Chrome è brutto, molto brutto, perché questo tema non è stato per nulla adattato o configurato. Voglia di configurare un tema…. ZERO!
Ok, configurare un tema su un DE come KDE non è proprio la cosa più facile del mondo, ma comunque non è neppure impossibile. Basta avere un po’ di voglia e di pazienza per configurare il tutto al meglio per proporre agli utenti un sistema per lo meno bello da vedere.
Open Xange, oltre a queste modifiche non offre nulla d’altro. Ok si, sono stati installati una marea di programmi come il VLC, Google Chrome, altri riproduttori multimediali, ma di altro non c’è. Praticamente siamo al passo di una normalissima remix sotto la veste di una derivata. Ma guardando bene questo progetto, di caratteristiche che dimostrano che questo sistema è una derivata scarseggiano. Scarseggiano a tal punto che quasi non ci sono.
Ma non è finita qui.
Infatti come ciliegina sulla torta, troviamo un bug nella lingua di sistema, che per carità, è presente di default in tutte le spin di Fedora e in molte altre distribuzioni KDE, come Opensuse. Ma lo sviluppatore del progetto di Open Xange non ha tentato minimamente di risolvere il problema, che non è impossibile, basta installare dei language pack delle lingue più importanti. No, invece non ha combinato nulla di tutto ciò e quindi indipendentemente dalla lingua che scegliete durante il processo di installazione, il sistema sarà comunque in inglese. Dovrete poi voi risolvere il problema manualmente, ovviamente se avrete intenzione di scaricare e installare questo sistema, cosa che consiglio soltanto a chi vuole farsi 2 risate.
Conclusioni finali
Open Xange è uno degli ennesimi progetti inutili esistenti online. Oltre essere inutile e offrire veramente poco, quel poco che offre non funziona neppure bene.
Quindi potrete capire che il mio giudizio personale è molto negativo.
Con questo io chiudo qui. Vi aspetto al prossimo articolo.