Recentemente ho scaricato la versione beta di Linux Mint. Questa versione, la 17.3 si basa come tutte le versioni 17, sulla versione LTS di Ubuntu, ovvero la 14.04. Questo fa si che il sistema operativo sia stabile, sia supportato per ben 5 anni, togliendo quindi la preoccupazione all’utente di dover aggiornare il tutto, per passare alla versione successiva.
Dato che il core della distribuzione rimane lo stesso, passare da una versione a un’altra è molto facile e veloce e lo fa in automatico il gestore aggiornamenti di Linux Mint. L’unica cosa è che bisognerà dare l’autorizzazione per aggiornare, come accade per qualsiasi aggiornamento di qualsiasi tipo sulla maggioranza dei sistemi operativi GNU/Linux.
Linux Mint 17.3 esistono varie versioni con tanti DE diversi. La principale versione è con il DE Cinnamon, un Fork di Gnome, che ultimamente sta riscuotendo un grande successo, per via della sua grafica accattivante, la sua facilità d’uso, la sua somiglianza alla maggior parte dei sistemi operativi Windows.
Inoltre Cinnamon porta con se diversi tool di sistema molto utili, che aiutano l’utente nella fase di aggiornamento, configurazione del sistema e altre operazioni simili.
Bene, dopo questa breve introduzione, vediamo nello specifico questo sistema.
Premetto che in questa recensione non darò giudizi finali o personali, in quanto il progetto è ancora in beta e quindi non è proprio stabilissimo.
Ho installato questo sistema operativo su una macchina virtuale. La prima cosa che ho notato e che per esempio in Ubuntu manca, è il supporto nativo per le macchine virtuali. La distribuzione, infatti, è in grado di adattare la risoluzione dello schermo in modo automatico, adattandosi alla grandezza del monitor. Inoltre è già possibile, grazie alle ottimizzazioni apportate al sistema dal team di sviluppo, gestire le cartelle condivise, utilizzare la registrazione dello schermo e molte altre cose… Quindi per chi volesse virtualizzare il sistema sarà agevolato. E questa è una cosa molto importante, che molti sistemi operativi non riescono a supportare nativamente.
Oltre a questa serie di ottimizzazioni, il sistema si presenta in un modo sorprendentemente veloce. Cosa molto strana, dato che nello scorso rilascio il DE senza compire alcun tipo di operazione, pesava la bellezza di 1 GB sulla RAM.
Questo perché derivando da Gome, Cinnamon ovviamente tende ad essere pesante tanto quanto Gnome ed avere bene o male gli stessi problemi, anche se la cosa sta cambiando, dato che lo sviluppo di Cinnamon si sta allontanando sempre di più dallo sviluppo originario di Gnome, trasformando Cinnamon non più in un semplice fork, ma in un vero e proprio DE indipendente.
In questa nuova versione, oltre a migliorare la velocità e la stabilità del DE, hanno effettuato alcune migliorie grafiche e funzionali, che vedremo qui di seguito.
Partiamo dalla schermata di blocco, che ha mantenuto come nella versione precedente, una specie di presentazione di immagini come sfondo e poi il form per permettere di effettuare il login. Hanno migliorato i vari elementi e pulsanti rendendo il tutto ancora più accattivante dello scorso rilascio.
Come possiamo notare, in basso a destra è possibile gestire la sequenza di immagini che il sistema operativo ci fa vedere. Possiamo mettere in pausa la presentazione per continuare a vedere una determinata immagine. Le frecce direzionali che puntano a sinistra o a destra servono per visualizzare l’immagine precedente o quella successiva.
Una volta installato Linux Mint, ci comparirà come al solito questa schermata per introdurre le funzionalità più importanti del prodotto e per mostrare i tool più importanti preinstallati, come il visualizzatore di documenti, il software center (chiamato app) per scaricare tutte le applicazioni che si necessitano.
Questo è il desktop di Linux Mint. E’ rimasto invariato dalla versione precedente, se non che è stato cambiata la numerazione nel logo presente nello sfondo.
Questo è il menu di Cinamon, che non è cambiato praticamente in niente dalla versione precedente. Ma questo è anche normale, dato che questo menu non presenta alcun tipo di problema. Anzi è un menu molto compatto e completo di varie funzionalità.
Come file manager troviamo sempre il Nemo, portato alla versione 2.8.4. E’ un file manager molto semplice e minimale, ma che comunque presenta tutte le funzionalità necessarie per un’ottimo utilizzo, senza dover ricorrere ad installare estensioni varie.
Parlando di estensioni, Nemo non supporta le estensioni e gli script di Nautilus, anche se la base è la stessa. Su nemo è molto più difficile usare delle estensioni. E questa è una delle pecche di questo file manager che ha sempre avuto. Speriamo che prima o poi risolveranno questo problema, magari nella versione stable.
Una funzione già presente nella versione precedente e che ritroviamo in quest’ultima è quella di poter cambiare colore ad una cartella per differenziarle dalle altre.
Questo è un’esempio di cosa può fare questa funzione.
Hanno aggiunto i quarti di schermo. Ora è possibile posizionare le finestre attive nei vari angoli dello schermo.
Hanno anche migliorato gli effetti di ombreggiatura che compaiono quando si vuole posizionare una finestra in alto, in basso, o in altri punti dello schermo. Questi effetti sono molto belli e ci stanno bene con il DE. Una cosa da notare è che questi effetti non appesantiscono di molto la grafica del DE e quindi non occupano molta RAM o risorse della CPU.
Questo è il pannello di controllo delle impostazioni del computer.
Tra le varie impostazioni, possiamo modificare gli effetti grafici. Per effetti grafici si intendono tutte le animazioni dei menu, delle finestre, tutte le ombreggiature e altre caratteristiche simili.
In questa schermata è possibile gestire i vari effetti
Attivando questa funzionalità sarà possibile personalizzare in modo anche profondo i vari effetti grafici. Questa parte però è un po’ più complicata da gestire e sconsiglio di metterci le mani se non si sa quello che si sta facendo, anche se non c’è il rischio di creare grandi danni.
Uno dei punti forza di Cinnamon sono gli applet (simili ai gadgets su Windows 7), che possono fornire informazioni specifiche sul meteo, sulle notizie o molto altro ancora.
Volendo è possibile scaricare molti altri applet online
Questo è il software center di Linux Mint. Questo programma permette di installare o disinstallare programmi. E’ un tool molto completo che è rimasto pressapoco invariato, per ora, dalla versione precedente.
Bene. Queste erano le novità più importanti presenti in questo nuovo rilascio, che ricordo essere ancora in beta. Precisamente in beta 1.
Mi ha stupito molto il fatto che è un sistema operativo che mi sembra più che in beta, in versione stable. Non ha mai dato alcun problema di stabilità o altro. Questo fa pensare e fa intravedere, che c’è stata una grande cura nella realizzazione di questa nuova versione.
Io sono molto fiducioso, da quello che ho visto, per la versione stable. Non ci resta altro che aspettare l’uscita della release completa per vedere cosa è stato implementato ulteriormente.
Con questo, il mio articolo si chiude qui, Alla prossima 🙂