Lo so, è da un po’ di tempo che è uscito Zorin OS 11. Ormai sarà passato un mese. Ma non ho ancora avuto tempo di provare questo nuovo rilascio e quindi ancor meno recensirlo, fino che l’altro giorno, mentre stavo dando una sistemata a un computer vecchio, non mi cimento ad installarci questo sistema operativo, per verificare se fosse abbastanza leggero come sistema.
E non sono rimasto deluso, anzi… devo dire che ho ottenuto dei grandi risultati.
Nelle mie recensioni precedenti, come per esempio quella fatta su Zorin OS 10, ho sempre evidenziato il fatto che fosse un sistema operativo piuttosto dispersivo in dettagli irrilevanti e che lo sviluppo non avveniva in modo tale da implementare nuove funzionalità e che si risolvessero i bug critici.
In questo nuovo rilascio è avvenuto un lavoro invece differente. Sono cambiate alcune cose, che potrete dopo osservare nel mio video. Il sistema risulta più compatto, fluido, ben strutturato, a parte alcuni difetti grafici che non sono molto belli da vedere.
Questo difetto grafico è presente nella veste grafica di Windows XP.
Anche il tema dark, di cui mi sono sempre lamentato della pessima gamma di colori e contrasti proposti, ora è stato realizzato molto meglio e con maggior attenzione a questi dettagli.
Bene. Dopo aver detto 2 cose sull’aspetto grafico, direi di passare ai tools proposti dal sistema, che non andrò ad elencare, in quanto li ho già ben descritti nella mia scorsa recensione sul sistema operativo. Non sono stati modificati o variati.
Unico difetto che è rimasto è la scarsa quantità di colori disponibili per la personalizzazione del sistema.
Però sicuramente è già meglio questo genere di applicativo, che altri utilizzati in altri sistemi che non consentono alcuna personalizzazione.
Il parco software è praticamente lo stesso delle precedenti versioni.
Dopo aver visto tutti questi aspetti, vorrei far notare un’ultima cosa. Durante l’installazione l’installer (Ubiquity) richiede la lingua di sistema e quella della tastiera da utilizzare. Anche se si imposta la tastiera italiana, il sistema una volta installato si presenterà con la tastiera in lingua inglese, cosa che è difficile da usare in quanto la disposizione dei tasti fisici, ovviamente, non rispetta per nulla la posizione delle tastiere inglesi o americane.
Ho provato, per risolvere il problema o per lo meno tentare di trovare una soluzione, di andare su supporto lingue.
Il problema non è stato risolto nel modo più totale. Il software segnalerà che il supporto della lingua installata non è completo, scaricate i pacchetti mancante e li fate installare, ma non cambia assolutamente nulla. Questo è un problema abbastanza importante, che aimeh non sono il primo a notarlo, in questo rilascio.
Spero vivamente che nei prossimi aggiornamenti provino a sistemare questo bug che rende l’esperienza utente piuttosto penosa e che danneggia un po’ il quadro generale del sistema stesso.
Ho trovato anche una serie di particolari che non mi sono piaciuti in questo rilascio e che mi aspettavo che fossero cambiati. Innanzi tutto le animazioni sono ancora gestite da compiz, gestore grafico ormai noto come deprecato e obsoleto.
Non essendo più sviluppato da diversi anni, presenta diversi bachi e problematiche varie sulla sicurezza che non sono molto belle. Anche perché, come ripeto sempre ogni volta, non bisogna mai tenere di poco conto la sicurezza sui sistemi GNU/Linux.
Bene. Questa era la mia breve recensione dopo 2 giorni di utilizzo.
Spero che vi sia piaciuta e spero anche che vi piaccia il video che vi metterò qui in allegato.
Ciao alla prossima!