Tide Pods è un normalissimo detersivo in capsule per la lavatrice. Come tutti i detersivi in capsule, quest’ultimo è un prodotto concentrato. Questo vuol dire che una piccola quantità di tale prodotto, se viene ingerita, può causare seri danni.
Lo si è scoperto sulla pelle di molti ragazzi, quando è nata la Tide Pods Challenge, ovvero una sfida tra teenager (ragazzi la cui età si aggira tra i 13 e i 19 anni), che consiste nell’ingerire una o più pastiglie di questo prodotto per vincere un premio. Quello di cui questi ragazzi non hanno calcolato sono le conseguenza. Infatti questi soggetti una volta ingerito il detersivo, come premio, vincono un viaggio super veloce in ospedale per grave intossicazione. Intossicazione che può essere letale.
Dopo ben 16 casi di ragazzi i cui genitori probabilmente non hanno svolto il loro compito adeguatamente, è dovuto intervenire il Consumer Product Safety Commission, una sorta di commissione, Americana, incaricata di verificare la sicurezza dei prodotti immessi nel mercato. Ad oggi i casi registrati di intossicazione si aggirano sui 37. Un numero decisamente elevato.
La stessa azienda produttrice di questo prodotto pulente ha dovuto ingaggiare un cast per pubblicare uno spot pubblicitario dove si spiegava ai ragazzi “che non si deve ingerire il detersivo”.
Ora, se siamo arrivati al punto tale in cui è necessario uno spot pubblicitario in cui si spieghi che ingerire detersivo sia sbagliato non so…. forse c’è qualcosa che non va.
Che cosa succederà ora?
Ci sono due correnti di pensiero a riguardo. La prima è formata da gente e da associazioni che ritengono sia opportuno rimuovere dal mercato i Tide Pods. La seconda invece sostiene sia doveroso cambiare alcune regolamentazioni nei social, per fare in modo che se uno decide di volersi uccidere ingerendo detersivo (per fare un’esempio) e decide di filmarsi mentre compie questo gesto, tale contenuto non deve diventare virale. Di conseguenza non diventando virale, non spingerà altre persone a copiare la medesima azione.
Non so tra quale delle due correnti (o se si formerà una terza corrente di pensiero) verrà poi presa in considerazione, ma fatto sta che secondo il mio modesto parere ci sia qualcosa che non va in certe persone, a cui evidentemente manca l’istinto di conservazione, il quale dovrebbe essere presente in tutti noi per natura.
E voi cosa ne pensate? Secondo voi dove andremo a finire?
Con questi due quesiti chiudo questo post. Spero che vi sia interessato l’argomento e le considerazioni riportate in questo articolo. Se è così mi fa davvero molto piacere.
Con questo è tutto gente… alla prossima!