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Oggi vi voglio raccontare la mia avventura con un computer fisso rigenerato. Questo computer appartiene al buon Massimo Rossolillo.
Massimo un giorno mi chiama dicendomi che avrebbe desiderato modificare l’aspetto esteriore del suo computer, per renderlo un vero e proprio computer da gaming, per lo meno all’apparenza. Effettivamente il suo vecchio case, un middle tower, è di stile retro, poco accattivante e con un design alquanto banale, se così possiamo definirlo.
Non aveva intenzione di rifare tutta la configurazione interna. I motivi erano due: il primo il budget sarebbe stato troppo elevato; il secondo è che lui non ha bisogno di un computer da gaming, dato che non gioca quasi mai al computer e se gli capita di fare una partita, fa uso di titoli non troppo pesanti. Quindi sarebbe stata una spesa inutile e anche impegnativa, dal punto di vista economico.
Procediamo quindi insieme a cercare un buon case, che fosse accattivante, moderno e spazioso, in modo tale che in futuro, vorrà cambiare configurazione può farlo senza alcun problema. Sempre con questa idea in mente, decidiamo di sostituire anche l’alimentatore. Quindi i componenti da acquistare principalmente erano due: un case, dal costo di 50 euro, con la copertura a destra a ridosso dei componenti in materiale trasparente, in modo tale che si possano vedere i componenti all’interno.
E l’alimentatore, ovvero un bel cooler master da 500W.
Intanto che ci siamo, decidiamo di andare a sostituire la batteria tampone della scheda madre (una classica batteria da orologio) e inserire un SSD per il sistema operativo, per migliorare le prestazioni di caricamento del sistema e della lettura / scrittura dei vari file.
In totale, con una spesa di circa 200 euro, il materiale per l’aggiornamento del computer è acquistato.
Ci concordiamo per vederci e una volta che lui è arrivato a casa mia da Cremona, iniziamo i lavori. Intanto che ci sono, colgo l’occasione per insegnargli le basi di smontaggio e rimontaggio computer, fondamentali per effettuare la manutenzione in modo autonomo.
Procedimento
Procediamo ad aprire il case vecchio, a rimuovere tutti i cavi dalla scheda madre, a rimuovere l’hard disk, rimuovere la scheda video e ad estrarre la motherboard. Una volta estratta procediamo a smontare la ventola collegata alla CPU, rimuoviamo la vecchia pasta termica, vi applichiamo la nuova, rimuoviamo la polvere dalla ventola e rimontiamo il sistema di ventilazione.
A questo punto rimuoviamo dalla scheda madre la batteria tampone e la sostituiamo con la nuova.
Ora passiamo al nuovo case, preparandolo all’inserimento della motherboard e successivamente la installiamo. Ovviamente in precedenza abbiamo applicato la piastrina delle porte di ingresso. A questo punto installiamo nuovamente la scheda video, facendola entrare nell’apposita porta PCi Express e iniziamo a montare l’alimentatore. Una vota fatto passare tutti i cavi, iniziamo ad installarli nella scheda. E qui ci accorgiamo che il cavo per l’attacco dell’alimentazione della CPU (connettore ATX) non è compatibile. Infatti il contatto nella scheda è da 4 pin. L’alimentatore possiede quello da 6 pin. Quindi dico a Massimo che quando tornerà a casa, dovrà installare l’adattatore che gli farò arrivare.
Finiamo di montare gli hard disk e quindi iniziamo ad installare i cavi del case sulla scheda. Qui notiamo che il cavo per le USB non è compatibile. Infatti il case ha le porte USB 3.0, mentre la scheda madre supporta le porte 2.0. Ordino l’adattatore, che gli sarebbe arrivato a casa e procediamo ad installare i rimanenti cavi.
Dato che non avevamo il libretto della scheda madre, aimeh all’inizio installammo i cavi in modo errato. Quindi una volta che abbiamo finito di montare il PC, che Massimo lo portò a casa e che installò i vari adattatori, si rese conto che il computer non si accendeva.
Mi chiama preoccupato, giustamente e all’inizio non capivo. Poi mi resi conto che probabilmente i cavi del case, soprattutto quello “Power SW”, che collega il pulsante di accensione del case alla scheda madre, erano collegati male. Gli dico di sganciare tutti i cavi del case e dopo un attento studio telefonico (vi faccio capire la difficoltà di fare certe cose a distanza) della scheda, alla fine trovo le posizioni dei vari cavetti. E una volta trovati…. il pc ecco che si accende!
E viene riconosciuto tutto! Quindi beh… tutto è bene quel che finisce bene!
Ora Massimo ha il computer… sotto un altro aspetto, più accattivante, più silenzioso (vista la pulizia effettuata e il cambio dell’alimentatore) e più veloce (grazie all’SSD che fa girare Windows 10 originale).
Questo può servire da insegnamento alle persone che non sempre è necessario buttare via il vecchio computer per rinnovarlo. Basta cambiargli aspetto e fargli un minimo di upgrade.
Con questo spero che il mio nuovo post ti sia piaciuto. Se è così sono davvero molto felice!
Ringrazio Massimo per avermi concesso l’autorizzazione per pubblicare questo post e per la piacevole giornata trascorsa con lui 🙂
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Con questo è tutto gente… alla prossima!