Ed eccoci qui in questo nuovo articolo, che lo voglio dedicare ad una situazione che mi è capitata per lavoro (sinceramente è ancora in corso) e che mi ha fatto odiare ulteriormente il provider Aruba.
Sottolineo il concetto ulteriormente in quanto se seguite il mio blog da un po’ di tempo, saprete senza dubbio cosa io ne pensa di questo servizio. Non ne ho mai avuto una gran opinione positiva e dopo la situazione che è capitata pochi giorni fa e che è ancora in corso, ho perso ogni singolo stralcio di fiducia in me rimasto per quest’azienda, che ritengo essere e lo dico fin da subito, nella premessa di questo post, una delle peggiori compagnie di hosting provider.
Ulteriori premesse
In questo post andremmo a trattare di situazioni reali avvenute in contesti aziendali. Visto che sono aspetti delicati e visto che la situazione è ancora in corso e il problema non è finito, non farò nomi ne di progetti, ne di aziende
Detto questo, ecco il fatto
Un’azienda mi contatta perché ha bisogno di ridefinire e di sistemare un sito entro il 10 di gennaio (quindi tra due giorni, riferendomi a quando pubblico il post) in quanto ci sarà un evento a livello internazionale e quindi c’è una certa fretta.
I lavori iniziano quindi spediti e il 7 gennaio (ovvero ieri, sempre riferendomi a quando pubblico il post) finisco il sito ed è pronto per il trasferimento ad Aruba. Premetto che io il lavoro lo svolgo sempre in un sotto dominio di prova, all’interno di uno dei server che vanno a formare la mia infrastruttura.
Ora durante il trasferimento tra mille problemi del tipo: non funziona l’ftp e allora risolvo sistemando la questione indirizzo ip (in un articolo vi spiego questo problema, solo loro, che veramente fa ridere); non funziona il loro file manager (non si possono eliminare più di 100 file alla volta) e allora risolvo rimuovendo la vecchia installazione tramite filezilla, il che richiede mezzora (ps: per chiunque mi chiedesse il motivo per cui non ho allora utilizzato un accesso ssh è perché il loro server non lo supporta). Problemi su problemi, che già da qui veramente vi fanno capire quanto sia bello il servizio.
Ma finalmente riesco nonostante tutto a trasferire il sito (lo faccio nella “sera” del 7 gennaio, e metto tra virgolette sera perché in realtà a forza di risolvere problemi si sono fatte le 22). A questo punto beh ovviamente viene il problema del trasferimento del database. Anche qui un piacere, visto che è meglio che non descriva la qualità del servizio offerto dal loro server DBMS.
Ovviamente prima di trasferire il file sql faccio il rename dell’url del sito, dal file sql, in modo tale che dal vecchio punti al nuovo dominio. Giustamente direi.
Ma finisco anche questo, copiando a mano dal dump sql query per query, mentre i minuti passavano e la mia incazzatura ormai stava raggiungendo livelli ormai insostenibili.
Configuro l’installazione di WordPress andando a modificare il file wp-config.php, impostando i nuovi dati per la connessione al database e…… beh ovviamente il sito non funziona.
non funziona perché da errore out of memory. Per chiunque non conosca questo errore, beh sappiate che capita quando un vostro progetto in un server richiede così tante risorse da non essere supportato dallo stesso. E quindi ovviamente il sito non funziona correttamente o parte degli script non vengono caricati ed elaborati nel modo corretto.
Allora ormai alle mezzanotte e con un livello di rabbia ormai al limite vado a vedere le informazioni del server. Beh dopo aver visto che l’hosting offre via php 50mb di ram per script e wordpress vuoto ne richiede 75mb per script, beh ho capito tutto.
Ho capito che il cliente non avrebbe potuto trasferire il sito così per com’era. Doveva ridimensionarlo, soprattutto graficamente, parecchio. Ma questo non è possibile visto il poco tempo. E poi il sito verrebbe veramente una schifezza.
Ma a questo punto voi potreste chiedermi: ma forse era sbagliato il piano hosting su Aruba. E io posso rispondere: il piano hosting collegato sul sito aruba è: hosting wordpress. In teoria dovrebbe essere anche ottimizzato per wordpress, oltre che portarne il nome.
Ma ehi ovviamente stiamo parlando di Aruba, che c’è da aspettarsi?
Come è evoluta la situazione?
La situazione alla fine si è risolta grazie al fatto che ho un infrastruttura. Sono riuscito a prendere un dominio al volo e il dominio su Aruba lo uso solo come redirect al nuovo. Ovviamente per far si che il tutto venga fatto “all’oscuro dell’utente” il nuovo dominio ha un nome così simile dall’originale che l’utente praticamente non si accorge di nulla.
E niente da un’occasione persa di Aruba io ho guadagnato un nuovo cliente, Aruba probabilmente ha perso un grande cliente (questo cliente è membro di una grande azienda) e io ho avuto l’ennesima prova che il servizio di Aruba sia orribile.
Con questo gente quindi è tutto. Spero che questo post vi abbia fatto capire di dover stare assolutamente lontani da Aruba e da qualsiasi loro servizio o iniziativa commerciale che sia.
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