In questa guida, vi farò vedere una panoramica di base dei comandi da utilizzare su Fedora, con relative spiegazioni. Inoltre, in fondo all’articolo, troverete una breve guida post installazione, sempre di Fedora, applicabile anche alla versione 20.
INIZIAMO:
COMANDI PER LA GESTIONE DELLE INSTALLAZIONI:
Per eseguire qualsiasi tipo di installazioni, disinstallazione, aggiornamenti e così via, devi loggarti come root. Per farlo basta semplicemente digitare “su” e poi la password di root, che è diversa di quella dell’utente.
Ora puoi installare, disinstallare, aggiornare ecc.. tutto quello che vuoi.
Su Fedora non c’è il gestore pacchetti apt-get, ma yum. Per eseguire installazioni o per gestire tutti i pacchetti di sistema e aggiornamenti, puoi installare la GUI di yum. Per farlo basta digitare: yum install yumex.
In un mio tutorial sul sito (recensione di Fedora 20), ho spiegato il suo funzionamento.
Per installare un programma: yum install nome programma
Una volta controllare tutti i vari pacchetti, vi chiederà se vuoi proseguire.
Se si digita y e poi invio, o soltanto invio, si prosegue con l’installazione. Se digiti “d” puoi programmare quando eseguirla e altre impostazioni e se premi n e invio, l’operazione verrà terminata, ma è ti darà un comando da lanciare, per riprendere la procedura, se per caso avessi cambiato idea. Quel comando non funzionerà più al prossimo riavvio di sessione.
Per rimuovere un programma: yum remove nome programma
Per rimuovere un programma e tutte le dipendenze (in realtà non verranno mai eliminate tutte le dipendenze, è un problema di yum. Per risolvere il problema, basta installare il tool bleachbit e seguire la mia guida sul sito, per il suo utilizzo), digitare: yum pourge nome-programma
Per installare un DE e tutte le dipendenze: yum install @nome-de
Per rimuovere un DE e tutte le dipendenze: yum pourge @nome-de
Questa procedura è applicabile anche per altre meno diffuse situazioni, che non riguardano i DE.
Per aggiornare il sistema: yum upgrade
Per aggiornare il sistema repository: yum update
(CONSIGLIO DI NON USARE YUM UPDATE PER FARE AGGIORNAMENTI DI SISTEMA).
Yum downgrade : esegue un downgrade di un programma (porta il programma alla versione precedente).
SCARICAMENTO FILE:
Per scaricare un file è necessario installare il pacchetto wget con yum install wget
Per scaricare un file digitare: wget url-download
Per inserire anche una directory di destinazione personalizzata (la default è la home) digitare:
wget url-download directory (Sostituire directory con la cartella di destinazione.
COMANDI PER LA GESTIONE FILE:
Per copiare un file: cp nome-file
Per rimuovere un file: rm nome-file
Per spostare un file: mv nome-file
Per spostare, copiare, eliminare una cartella digitare:
mv –r nome-file
cp –r nome-file
rm –r nome-file
per creare una cartella: mkdir nome-cartella
Per spostarsi in una cartella: cp nome-cartella
Per rinominare un file: mv nome-file nome-file-nuovo
Per rinominare una cartella: mv –r nome-cartella nome-cartella-nuovo
Cambiare un’estensione a un file: cp nome-file.estensione nome-file.estensione-nuova
Cancellare definitivamente i file: shred nome-file
Per questo comando esistono diverse opzioni:
Riporto parte di una guida di shell:
-f, –force: change permissions to allow writing if necessary
-n, –iterations=N: Overwrite N times instead of the default (25)
–random-source=FILE: get random bytes from FILE (default /dev/urandom)
-s, –size=N: shred this many bytes (suffixes like K, M, G accepted)
-u, –remove: truncate and remove file after overwriting
-v, –verbose: show progress
-x, –exact: do not round file sizes up to the next full block; this is the default for non-regular files
-z, –zero: add a final overwrite with zeros to hide shredding
Leggere il contnuto di un file: cat nome-file
Comprimere file in un archivio:
tar xf archivio-nuovo.tar
Vari esempi di compressione o decompressione di file:
Comprimere tutte le immagini jpg dentro una directory:
$ tar cvzf photo.tar.gz photo/.jpg
Come sopra ma il file viene inserito nella directory dove le foto risiedono:
$ tar cvzf photo/photo.tar.gz photo/.jpg
Comprimere la directory corrente (1):
$ tar cvjf current.tar.bz2 .
Comprimere la directory corrente (2):
$ tar cvjf current.tar.bz2 *
Nota: La differenza tra i due comandi precedenti è abbastanza semplice. Nel primo caso ad essere compressa è la reale direcotry corrente. Scompattando l’archivio ci troveremo con una directory che contiene tutti i file. Nel secondo caso invece ad essere compressa non è la directory bensì tutti i file che essa contiene. Scompattando non troveremo una cartella contenente ma tutti i file contenuti nell’archivio saranno copiati nella directory di scompattazione senza che sia creata la subdirectory.
Copiare una directory:
$ tar cf – /some/directory | (cd /another/directory && tar xf -)
Estrarre tutti i file .h da un archivio:
$ tar xvzf source.tar.gz .h
Cerca tutti i file .jpeg nella home e crea un archivio:
$ find ~ -type f -name “.jpg” | xargs tar cvzf photo.tar.gz
Se stiamo cercando di creare un archivio molto grande è più conveniente il seguente metodo:
$ find ~ -type f -name “*.jpg” | xargs tar rvzf photo.tar.gz
nel quale abbiamo usato l’opzione append (-r) invece della create (-c). Questo perchè nel caso di archivi molto grandi xargs passa tutti gli argomenti a blocchi e tar ricrea ogni volta l’archivio con solamente i file elencati in quel blocco all’interno. La modalità append risolve il problema.
Estrarre singoli file da un archivio:
$ tar xvjf archive.tar.bz2 file1.cpp file2.cpp file3.cpp
Estrarre file dalle subdirectory di un archivio: o subdirectory intere:
$ tar xvjf archive.tar.bz2 subdir1/file1.cpp subdir2/file2.cpp
Estrarre una intera subdirectory da un archivio:
$ tar xvjf archive.tar.bz2 subdir1/
Nota: Per poter estrarre singoli file o subdirectory occorre conoscerne con esattezza i nomi. Tuttavia è possibile utilizzare altri comandi come find, grep, awk per ottenere un elenco dei file che vogliamo estrarre.
Estrarre da un archivio solo i file elencati in un file di testo:
$ tar xvf archive.tar -T list.txt
Importare in un file di testo tutti gli elementi di un archivio:
$ tar tzf archive.tar.gz > list.txt
Eliminare da una directory contenente molti file solo quelli contenuti anche nell’archivio:
$ tar tzf archive.tar.gz | xargs rm -r
Stimare la dimensione di un archivio prima di crearlo:
$ tar czf – directory/ | wc -c
Esempi presi da un mio amico. Fonte principale: Nerolux
Creare un collegamento:
In –s file-da-collegamento nome-collegamento
Gestione root:
Passwd: Cambio password di root
Bene, qui ho messo una moltitudine di comandi principali, con cui puoi farci veramente un numero sterminato di cose.
Ora vediamo come configurare il sistema operativo Fedora, subito dopo l’installazione.
Per prima cosa va aggiornato il sistema con il comando: yum upgrade
(Naturalmente come root)
Poi riavviare con reboot.
Al riavvio, se ci sono dei kernel vecchi da eliminare, digita:
rpm -qa | grep kernel: ti apparirà la lista di tutti i kernel installati nel sistema.
Questo comando è consigliabile eseguirlo come utente normale
Poi, successivamente, entrare in root e digitare:
rpm -e kernel-3.x.x : kernel-3.x.x va sostituito con la versione del kernel.
Visto? Avete imparato un nuovo comando .
Se volete, per eliminare i vecchi kernels, potrete utilizzare il comodo script Fedy:
Per installarlo, digitare da terminale:
su -c “curl https://satya164.github.io/fedy/fedy-installer -o fedy-installer && chmod +x fedy-installer && ./fedy-installer”
Per far partire l’installazione dovrete digitare la password di root, che è diversa dalla password normale.
Per eliminare i kernels vecchi, quindi, dopo averlo installato, apritelo, digitate la password utente e poi una volta comparsa la schermata, cliccare sulla penultima voce e poi su “Remove old Kernels”, quindi premete yes per proseguire.
Poi, una volta rimosso i vecchi kernel, puoi procedere al riavvio con reboot.
Ora, procediamo.
su -c ‘yum localinstall –nogpgcheck http://download1.rpmfusion.org/free/fedora/rpmfusion-free-release-stable.noarch.rpm http://download1.rpmfusion.org/nonfree/fedora/rpmfusion-nonfree-release-stable.noarch.rpm’
Con questo comando installerai i RPM Fusion
Ora, potrete procedere a digitare yum update (perché hai inserito un repository, quindi non devi digitare yum upgrade). Ora, procedi al riavvio con reboot.
Ora procederemo ad installare il flash player. Per farlo digita da root:
yum install install http://linuxdownload.adobe.com/adobe-release/adobe-release-i386-1.0-1.noarch.rpm -y
rpm –import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-adobe-linux
yum install flash-plugin –y
E invece con fedora 64 bit:
yum install http://linuxdownload.adobe.com/adobe-release/adobe-release-x86_64-1.0-1.noarch.rpm -y
rpm –import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-adobe-linux
yum install flash-plugin –y
Ora puoi installare i codec multimediali:
yum install gstreamer-plugins-bad gstreamer-plugins-ugly gstreamer-ffmpeg gstreamer-plugins-crystalhd gstreamer1-plugins-bad-freeworld gstreamer1-plugins-bad-free gstreamer1-plugins-good gstreamer1-libav gstreamer1-plugins-ugly
Se aveste, invece, il DE KDE, invece:
yum install xine-lib-extras xine-lib-extras-freeworld k3b-extras-freeworld (fonte wiki fedora)
Per installare Skype, bisogna prima installare tutte le dipendenze:
yum install alsa-lib.i686 libXv.i686 libXScrnSaver.i686 qt.i686 qt-x11.i686 pulseaudio-libs.i686 pulseaudio-libs-glib2.i686 alsa-plugins-pulseaudio.i686 qtwebkit.i686
E poi scaricare il pacchetto skype dal sito microsoft. (fonte lffl)
Ora, procediamo al riavvio con reboot
Poi, procediamo ad installare le utility necessarie:
Per installare bleachbit (programma pulizia, fondamentale in Fedora, digitare: yum install bleachbit
Per installare il Gnome-tweak-tool (Programma di personalizzazione gnome) digitare:
yum install gnome-tweak.tool (naturalmente in root).
Poi installiamo la lingua italiana del Libreoffice:
su
yum install libreoffice libreoffice-langpack-it
Bene, la guida la posso terminare anche qui. Spero davvero tanto che vi sia servita e che si sia stata utile