Questo è un post che sarebbe dovuto uscire ben 2 anni fa. Eh già, stavo pensando fin da due anni fa di pubblicare questo post, senza però mai farlo realmente. E quindi è rimasto solo una bozza, fino ad ora.
Oggi in questa domenica di gennaio ho deciso di riprendere in mano questo contenuto, sistemarlo un po’, adattarlo e aggiornarlo (perché comunque si tratta di un contenuto di due anni fa) e finalmente renderlo pubblico.
Spero che questo contenuto vi piaccia. Riguarda la mia esperienza personale, nulla di più. Quindi.. se non ti ritrovi con questa mia opinione, non importa. Il mondo è bello perché è vario. L’importante è che non usi i commenti per insultarmi; non è che sia un atto molto maturo.
Iniziamo
Tutto inizia nel 2014 quando decisi di approcciarmi al mondo dell’open source in modo serio. In quel periodo conobbi svariati software, tra cui GIMP, un’editor di immagini avanzato, molto osannato dalla community del free software. Moltissime persone infatti sostenevano, e ancora sostengono, sia un programma dalle stesse potenzialità di Photoshop, o che comunque fosse davvero molto professionale. Molta gente lo crede tutt’ora.
Inizio ad usare il programma, e da poco esperto di editing e di ritocchi immagini, le funzioni del programma mi sembravano fenomenali. Pensavo realmente che avrei potuto sostituirlo a Photoshop. Più andai avanti nel tempo, più imparai a praticare editing immagini e video (anche se non in modo professionale), fino a svolgere editing per lavoro.
Mi capita molte volte, soprattutto ultimamente, di ricevere dei clienti che hanno necessità di realizzare locandine, volantini o piccole rielaborazioni grafiche. Mi capita anche a me, con il blog, di realizzare copertine sempre più elaborate.
Più cerco di svolgere operazioni sempre più complesse, più mi accordo delle limitazioni, delle grandi limitazioni che ha GIMP rispetto a Photoshop. GIMP non ha un algoritmo per la gestione automatica degli allineamenti degli elementi. Cioè ce l’ha, ma è semi automatica, e non è neppure così tanto precisa. GIMP non ha un algoritmo per aumentare o diminuire la risoluzione delle immagini con un semplice drag & drop, ma devi farlo a mano andando ad impostare l’altezza e la larghezza in pixel o in un’altra unità di misura.
GIMP non ha un algoritmo per far si di auto correggere sbavature di colore o ricostruire piccole porzioni di immagini mancanti. GIMP non ha una bacchetta magica (per fare un ritaglio intelligente). Cioè ce l’ha… ma praticamente è inutile.
Tutte queste limitazioni (ce ne sarebbero molte altre), mi fanno ogni volta penare. Poi appena vedo, con dei video tutorial, che con tanta facilità si può fare una determinata procedura su Photoshop, che su GIMP è un inferno, perché devi aprire la finestra, impostare dei valori, andare qui, andare li…. quando su photoshop con un click hai fatto tutto… beh mi viene il nervoso.
Ultimamente mi sono accorto di non poter più continuare ad utilizzare questo software. Davvero non innova più. E’ diventato obsoleto. Non mi ci trovo più. E lo so, molta gente pensa che questo programma sia fenomenale, ma…. per me no. Ed è per questo che ho deciso di comprare un abbonamento Adobe, che mi permetti anche di usare Photoshop e di dimenticarmi la brutta esperienza con GIMP.
Davvero, penso che GIMP sia un progetto deludente. Lo penso io, perché appena lo si inizia ad usare per lavoro… beh è praticamente inutile. Non puoi farci nulla.
E voi cosa ne pensate di GIMP? Lo usate? Come vi trovate. Fatemi sapere la vostra opinione nei commenti.
Con questo è tutto…. alla prossima!