Ed eccoci qui in questo nuovo piccolo post in cui andremo a trattare di un argomento piuttosto importante. L’installazione di Linux.
Ora, lo so, questo è un post piuttosto scontato per molti di voi, ma per altri magari no. Quindi oggi siamo qui per risolvere un piccolo (o grande, la questione è soggettiva) dilemma: per installare una distribuzione Linux qualsiasi in dual boot con Windows 10, è necessario disabilitare il Secure Boot?
Questo tipo di dilemma è sorto “per colpa” di wiki di alcune distribuzioni (che non cito per evitare spiacevoli commenti), che sostengono che per installare qualsiasi distribuzione sia necessario disabilitare il secure boot, anche se si vuole installare questo sistema operativo secondario in un computer con già presente Windows.
Quindi… affrontiamo l’argomento
Prima di affrontare questo argomento vorrei fare delle piccole premesse. Questo articolo lo scrivo alla base delle mie competenze professionali. Ora, per chi non piacesse questo tipo di argomentazione, può semplicemente non leggere questo post e dimenticarsene. Dato che il blog è mio, mi pare giusto affrontare gli argomenti nel modo che io ritengo. E sto facendo questo tipo di premessa per dei motivi che vi andrò a spiegare nel corso di questo post.
La seconda premessa che faccio è questa: ognuno nel proprio computer fa quello che vuole. Non deve seguire obbligatoriamente quello che scrivo io o altri miei colleghi blogger. Non prendete le info contenute nei blog (tra cui questo che stai leggendo ora) come oro colato. Abbi un minimo di senso critico. E questa premessa la sto facendo per dei motivi che, come nel caso precedente, andrò a spiegare nel corso di questo post.
Bene le premesse sono concluse. Possiamo proseguire.
Vorrei iniziare col dire una cosa. Tutti gli articoli o tutte le guide che sostengono che per installare una qualsivoglia distro Linux sia necessario disabilitare il secure boot, generalizzando questo tipo di problema all’invero simile, sono falsi. Sono semplicemente falsi o comunque contengono delle informazioni non corrette.
Ogni sistema operativo, anche se si appoggia (come in questo caso) sulla stessa base, stiamo parlando di Linux ovviamente, è diverso. Quindi è differente anche il supporto del sistema con la tecnologia uefi. Per esempio, Debian non supporta per niente UEFI, per dei motivi economici. Ubuntu, che si appoggia a Debian, supporta UEFI. E così succede per tutte le distribuzioni Linux. Alcune supportano la tecnologia di secure boot, altri no.
Quindi con questo vi ho fatto capire che generalizzare in questo tipo di argomento, anzi generalizzare in generale, è sbagliato. Perché così non si fa informazione, ma si fa semplicemente un contenuto. Un contenuto che ha evidenti problemi.
Quindi a seconda delle circostanze, della distro che si vuole installare, di quali altri sistemi operativi si hanno nel computer, e del livello di sicurezza che si vuole ottenere all’interno del computer, si agisce in modo diverso.
Se si ha Windows 10 e quest’ultimo è stato installato su UEFI, andare a disabilitare questo tipo di bios in favore del bios legacy, renderà Windows instabile. Questo è un fattore importante da tenere in conto, dato che se si ha windows nel computer, molto probabilmente è necessario per il proprio lavoro o per le proprie attività.
Se poi si decide di ignorare questo fattore e si decide di installare Linux in Legacy, ma poi ci si rende conto che Windows è troppo instabile per essere usato, si deve tornare a UEFI… ma c’è un problema. Ritornando a UEFI è Linux che diventa instabile, dato che è stato installato con delle direttive per funzionare con il bios legacy. Anzi molto spesso non parte più neppure il grub e altre volte (dipende dalla distro usata e dallo scheda di partizioni realizzato), non parte più neppure Windows. Quindi l’unica soluzione da attuare è la sana formattazione.
Questo discorso l’ho fatto per farvi capire che tutte le guide che sostengono che UEFI può essere disabilitato senza problemi, sbagliano. Sbagliano perché non tengono in conto di queste possibili problematiche.
Ma perché in molte wiki si consiglia di disabilitare UEFI?
UEFI è una tecnologia di Microsoft, realizzata con licenza closed source. Questo tipo di licenza va in contrasto con quella che è la licenza free o open in generale. Quindi è per questo che la maggior parte delle volte si consiglia di disabilitare questa tecnologia.
Altre volte si consiglia di adottare questa metodologia per installare Debian, che non supporta uefi, a fianco di Windows 10, non calcolando però i problemi che si verrebbero a creare (e che li ho già descritti prima).
Quindi per installare sistemi come Debian, che cosa si dovrebbe fare?
La risposta è molto semplice. O si installa Debian in un computer dedicato al sistema. Quindi senza dual boot, oppure se si possiede un solo computer, dove poter installare Linux, si può formattare tutto e installare sia Windows che Linux in legacy (scelta sconsigliata, ma che funziona).
Per tutti gli altri sistemi, che supportano il secure boot?
La risposta è molto semplice, anche in questo caso. Si mantiene abilitato il secure boot.
Ma perché UEFI è così importante?
Molti se lo chiedono. La risposta è semplice, anche in questo caso. UEFI è una tecnologia nuova, creata in modo tale da rendere l’avvio del computer molto più sicuro, rendendo la vita degli hacker che vorrebbero infiltrarsi nel bios della motherboard, per fare tante cose poco piacevoli, piuttosto difficile. Quindi questa tecnologia… serve. Non c’è altro da aggiungere, su questo argomento, altrimenti renderei il tutto più complicato da comprendere.
Perché ho scritto quelle premesse all’inizio?
Ed ecco giunti al momento di dover affrontare quanto detto prima. Nella parte iniziale di questo articolo ho fatto due premesse, per un motivo. Molte guide sono scritte in modo molto generiche o sostenendo questioni che non sono vere, per far felice la community. Infatti all’utente Linux da fastidio sentirsi dire che un dato prodotto Microsoft funzioni ed è necessario (quale il secure boot). Di conseguenza la maggior parte dei blogger, per evitare problemi, scrivono articoli o guide (o fanno video se operano su YouTube o su altre piattaforme streaming), scrivono ciò che la gente vuole sentirsi dire, non preoccupandosi minimamente del fatto che facendo questo, alcune persone potrebbero fare danni al proprio computer o ai propri dati.
In conclusione
In questo articolo abbiamo trattato un argomento secondo me molto importante. Ringrazio Stefano, per avermi consigliato questo argomento.
Con questo è tutto gente… alla prossima!