Elementary OS, una distribuzione piuttosto inutile e piena di bug, ha rilasciato la beta 1 di una versione che si basa su Ubuntu 14.04 LTS. In fatto di bug, non è male, ma quella che la rende una pessima distribuzione è innanzi tutto il ricorrente copia incolla, che è la sua caratteristica più evidente. Poi la rende pessima anche il fatto che non è cambiato molto dalla scorsa release.
Ok, potrete pensare voi, è così perché, appunto, lo sviluppo è in beta 1.
In realtà questo non c’entra nulla, anzi, è appunto in questa fase di programmazione che si tende a immettere le novità, le nuove funzioni, per poi successivamente, pensare a fixare i vari bug che potrebbero comparire durante lo sviluppo di queste nuove funzioni.
Se non vengono immesse ora, quand’è che verranno aggiunte? Quando si è arrivati alla stable?
In questa beta 1, oltre a non esserci nessuna novità degna di nota e meritevole a tal punto da spingere a creare una nuova versione di un OS, ci sono vari bug. Ma non bug che riguardano lo sviluppo della beta, intendiamoci, ma questi bug provengono dalla stable della versione precedente, ovvero dalla versione LUNA.
Un bug piuttosto noto e scocciante, che dimostra l’impegno della comunità di Elementary OS nello sviluppare questa distribuzione, è un problema che concerne il Midori, browser predefinito di questa distro, che non è compatibile e non riesce a visualizzare siti e piattaforma come youtube, rai, mediaset. Allora, la domanda sorge spontanea: a cosa serve un browser che non riesce a navigare su una buona metà dei siti web?
Al posto che mettere il Midori, non ci potevano mettere un browser decente, come il Firefox o Chrome, al posto che fork non funzionanti, che non vale la pena di usarli? Se lo avessero fatto, avrebbero fatto un piacere a tutti.
Tutto questo dimostra la scarsa competenza di chi “sviluppa” questo sistema operativo.
Quindi, tirando le somme, non vale la pena, almeno per il momento, scaricare e installare questa distribuzione e come ho sempre detto, conviene scaricare e se si vuole, dare una mano nello sviluppo, a distribuzioni e progetti originali e meritevoli, che si contano con le dita di due mani e lasciare perdere queste nullità, appunto inutili.