Ed eccoci qui in questo nuovo articolo, in cui andremo a vedere come installare Debian 9, con il metodo NetInstall.
Per chi non lo sapesse, per NetInst, si intende il metodo di installazione definito Network Install, ovvero l’installazione di una distribuzione Linux mediante la propria connessione internet. In pratica si scarica la iso netinst (si chiama proprio così) di una distribuzione. Questa ISO contiene solo i componenti principali del sistema, sufficienti a fornire un programma di installazione lato grafico o testuale (dipende dai casi e dalla distribuzione scelta) e sufficiente per riuscire a gestire le porte usb, il disco rigido, schermo e cpu. E ovviamente la scheda di rete.
Chi può trovare utile questo metodo di installazione?
Questo metodo di installazione può risultare davvero molto utile per tutte le persone che vogliono configurarsi da zero la propria distribuzione, senza partire da una live già pre-confezionata o per chi vuole imparare il funzionamento di una distribuzione Linux, andandola ad assemblare a mano.
Possiamo paragonare l’installazione netinst al gioco dei lego. Qui dobbiamo mettere insieme le componenti per realizzare quello che ci serve.
Detto questo possiamo iniziare
Consiglio di effettuare questa procedura in una macchina virtuale o in un computer vecchio che non usate più. Non fate direttamente questo procedimento sul vostro computer principale. Se qualcosa dovesse andare storto, rischiate di compromettere il funzionamento del vostro computer o di perdere dei vostri dati.
In questo caso andrò a svolgere tale procedura in una macchina virtuale creata mediante il programma VirtualBox.
Che iso bisogna scaricare?
Come per tutte le installazioni, anche in questo caso dovremmo scaricarci la nostra iso, che come accennato in precedenza, si chiamerà iso netinst, che potrai reperire cliccando qui.
Se si ha la possibilità in termini di risorse del proprio computer, consiglio di scaricare la versione a 64 bit. Ormai la versione a 32 bit rende incompatibili tantissimi programmi. Inoltre, come spiegavo anche in questo mio precedente post, questa architettura sarà destinata a scomparire.
Scaricata la iso si dovrà procedere a masterizzarla in un dvd o in una chiavetta usb, se si decide di installarla in un pc fisico, o in alternativa crearsi una macchina virtuale se si decide di installare questo sistema in macchina virtuale, per l’appunto.
In questo tutorial non ti spiegherò come si masterizza una iso. Non voglio rendere la lettura di questo post noiosa.
Avviamo Debian 9 netinst
Svolto tutti i preparativi, possiamo avviare Debian 9.
All’avvio ci verrà chiesto se vogliamo andare ad installare Debian tramite l’installatore grafico o testuale. Io consiglio di scegliere l’installatore testuale. Di conseguenza, per svolgere tale procedura, andiamo a selezionare la voce “Install”
Ora dovremmo andare a selezionare la lingua di sistema che preferiamo.
Procediamo con il selezionare la nostra nazione
Andiamo ora ad impostare il layout della tastiera, che preferiamo
Attendiamo un attimo, che faccia il controllo della iso e di tutte le sue componenti. Durante questa fase il sistema operativo configurerà anche la vostra scheda di rete e i driver di base per funzionare
Ora ci chiederà il nostro host. È il nome che sarà visibile in rete del nostro computer e che servirà per una facile distinzione dagli altri computer. Possiamo dare il nome che preferiamo di più.
Ora dobbiamo andare ad inserire il nostro nome di dominio, che verrà visualizzato a destra del nome della macchina. Io andrò ad inserire falco96.com.
Procediamo con l’inserire una password di root. Abbiamo già visto, in molti post, il perché la password di root su Debian sia importante. Poi se uno non vuole inserirla, può benissimo non farlo.
Successivamente ci verrà richiesto di reinserirla nuovamente, come conferma.
Andiamo ad impostare un nome utente
Come per l’utente di root, andiamo ad impostare una password per il nostro account utente. Sconsiglio, per ragioni di sicurezza, di impostare la stessa password per i due account.
Ovviamente ci verrà richiesta anche la conferma per la password fornita, che dovremmo dare.
Partizionamento del disco
Ed eccoci arrivati alla parte più importante dell’installazione. Il partizionamento.
Qui consiglio di scegliere la prima opzione “Guidato – Usa l’intero disco”, per risparmiare tempo.
Andiamo a selezionare il disco da andare ad utilizzare durante l’installazione
Ora dobbiamo andare a selezionare lo schema di partizionamento. Io consiglio di selezionare “Partizione home separata”.
Diamo la conferma delle nostre modifiche selezionando la voce “Termina il partizionamento e scrivere le modifiche su disco”.
Diamo ancora un’ulteriore conferma, andando a selezionare “Si”.
Attendiamo che ora il programma di installazione partizioni il disco e installi il sistema di base.
Ora alla fine della procedura di installazione del sistema di base selezioniamo la voce “No” ad un avviso che ci comparirò, in modo tale che non analizzi ulteriori dischi o file iso. Anche perché non ne abbiamo.
Ora ci chiederà di andare a selezionare il mirror più vicino.
Che cos’è un mirror?
Un mirror è un sinonimo di repository. Hanno la stessa caratteristica e la stessa funzione.
Dicevamo….
Andiamo ad impostare il mirror più vicino, andando a selezionare la nostra nazione
Proseguiamo con il selezionare uno dei repo disponibili nella nazione selezionata. Se hai selezionato come nazione l’Italia, va bene il primo repo. Quindi selezionata la prima voce premiamo invio.
Ora dobbiamo fornire le info del nostro eventuale proxy di rete. Io nella mia rete non ce l’ho e quindi seleziono direttamente “continua”, senza specificare nulla.
Ora il sistema farà un update dei repository.
Successivamente ci verrà richiesto se vogliamo partecipare ad una raccolta anonima dei dati del sistema operativo, per contribuire a migliorare Debian. Io dato che non ho problemi in questo, andrò a selezionare “Si”.
Ora dobbiamo selezionare cosa installare nella propria distribuzione.
Per chi voglia iniziare ad usare subito il sistema, seleziona direttamente “Continua”, lasciando tutte le impostazioni di default, per finire di installare il sistema operativo e il DE.
Per chi invece vuole proseguire a livello tecnico, deselezioni con la barra spaziatrice la prima opzione e la terzultima opzione, lasciando solo spuntato “Utilità di sistema standard”, selezionando successivamente su “Continua”.
E ora il programma di installazione proseguirà con l’installazione di tutta la componentistica di base del sistema operativo.
Finita questa operazione, dovremmo selezionare “Si”, per far installare il grub nel Master Boot Record (o punto 0) del proprio disco rigido.
Dovremmo andare a selezionare, per conferma, il nostro disco fisso. E quindi premere invio.
Come ultima cosa, selezionare “Continua”, per riavviare il computer e iniziare ad usare il sistema operativo appena installato.
Rimuoviamo la nostra iso dalla macchina virtuale o nel caso siamo in un computer fisico, rimuovere il dvd o la chiavetta usb.
Al riavvio andiamo a selezionare la prima voce per avviare Debian.
Seconda parte – Installazione manuale di tutto
Da questo momento, per chi ha scelto di voler installare Debian in modo tecnico…. beh sarà tutto tecnico!
Il numero di screen che vi metterò si ridurrà sensibilmente. Non ha senso perdere tempo a mettere degli screen a dei comandi.
Ovviamente dovrò spiegare le cose in modo tecnico. Chi non sa cosa sia un repository o ha fatica a modificare il sistema in modo avanzato… beh non seguire questa guida e ripeti l’installazione andando a scegliere il metodo facile. Per tutti gli altri… buon divertimento!
Continuiamo con la procedura
Eseguiamo l’accesso inserendo il nostro nome utente e la password decisi durante l’installazione.
Ora digitiamo su per accedere con i privilegi di root. Andiamo ad inserire la password di root.
Digitiamo:
apt-get update
per aggiornare i repo
Digitiamo
apt-get install nano
Per installare l’editor di testo avanzato a riga di comando, chiamato per l’appunto, nano.
Digitiamo
nano /etc/apt/sources.list
per accedere al file di configurazione dei repository.
Di default troviamo il file nelle condizioni viste nello screen.
Procedete con il rimuovere tutti i repo del cd. Questi repo iniziano con cdrom:.
A tutti gli altri repo andiamo ad aggiungere la voce contrib e non-free
Andiamo ad aggiungere anche il repo backports al file sources.list
deb http://ftp.debian.org/debian stretch-backports main
http://ftp.debian.org/debian senza spazi. Lo specifico perché il font fa si che sembri che ci sia uno spazio, anche se effettivamente non c’è
Il risultato finale è il seguente
Salvare il file e dare un:
apt-get update
Per aggiornare ancora i repo e verificare che non ci siano errori.
Abilitare il completamento automatico
Nell’installazione netinst di Debian, il completamento automatico della shell non è presente. Ma non vuol dire che non esiste. E’ solo disabilitato.
Andiamo ad abilitarlo subito.
Digitiamo
nano /etc/bash.bashrc
Per accedere al file di configurazione della shell
A questo punto andiamo a cercare “Enable bash completion in interactive shells”.
Rimuoviamo tutti i commenti fino alla fine della funzione. Quindi fino a fi
Il risultato finale è questo
Salviamo il file per proseguire.
Procediamo ad installare il meta pacchetto build-essential. Ci servirà per alcune cose dopo. Per chi volesse sapere cosa contiene questa libreria, clicca qui.
apt-get install build-essential
Riavviamo il sistema, digitando reboot.
Effettuiamo l’accesso al sistema, e accediamo tramite root.
Ora iniziamo ad installare qualche pacchetto di base.
Codec multimediali
Per comodità, installiamo prima i codec multimediali.
Iniziamo con l’installare libavcodec-extra, utili per riprodurre e far visualizzare elementi multimediali da altri dispositivi.
apt-get install libavcodec-extra
Anche questo è un meta pacchetto. Non è un pacchetto tradizionale, ma è una libreria.
Codec MP3
I codec per l’mp3 sono proprietari e non sono disponibili nei repo ufficiali. Andiamo ad aggiungerli andando ad aprire il file sources.list, con nano, e inseriamo il seguente repo:
deb http://deb-multimedia.org stretch main non-free
Salviamo il file e facciamo un update dei repository.
L’update ci darà un errore di sicurezza. Manca il certificato di autenticazione del repository. Lo andiamo ad aggiungere con il seguente comando:
apt-get install deb-multimedia-keyring
Facciamo un secondo update per sicurezza.
A questo punto digitiamo questo comando per installare tutta una serie di codec necessari per la riproduzione di svariate tipologie di file .mp3
apt-get install libfaad2 libmp4v2-2 libfaac0 alsamixergui twolame lame libmp3lame0 libdvdnav4 libdvdread4 libdvdcss2 ffmpeg
Questi codec permetteranno di riprodurre correttamente tutti i file mp3, come accennato in precedenza e tutti i formati più popolari di audio
Inoltre, tramite ffmpeg, sarà possibile riprodurre anche file mp4, anche se di poche tipologie.
Codec MP4
Incrementiamo la compatibilità con i formati mp4, e altri formati video usando questo comando:
apt-get install w64codecs
Questo pacchetto, che dovrà essere installato nella propria distribuzione, è disponibile nel repo deb-multimedia, aggiunto in precedenza.
Installiamo svariati tools
Il sistema operativo è sprovvisto di qualsiasi tool. Per tool si intendono tutti gli strumenti utili per gestire gli archivi compressi (come zip, rar, tar.gz ecc…), gestire file .deb, gestire file di testo (.txt) o file di programmazione (.php, .html, .c, .cpp ecc…).
Alcuni li installeremo ora. Altri li andremo ad installare dopo l’effettiva installazione del DE.
Diamo quindi il seguente comando:
apt-get install zip unzip
Con questi due pacchetti, il sistema ora è in grado di gestire i file zip. Quindi è in gradi di comprimere degli archivi zip ed estrarli.
Diamo poi il seguente comando:
apt-get install unrar
Con questo comando il sistema operativo sarà in grado di gestire i file di tipo rar
Procediamo quindi con quest’altro comando:
apt-get install file-roller
Questo programma ci servirà per gestire tutti gli altri archivi compressi. Inoltre questo meta pacchetto fornirà al sistema operativo tutta una serie di funzioni che permettono al DE (qualunque DE si sceglierà di installare) di gestire i file compressi.
Installiamo i font Microsoft
I font microsoft sono importantissimi, dato che sono i font più usati. Per questo motivo dobbiamo installarli, per non avere problemi.
Diamo quindi questo comando:
apt-get install ttf-mscorefonts-installer
Installiamo i driver
Partiamo dai driver del wifi
Partiamo quindi con il comando:
apt-get install aptitude
Questo meta pacchetto ci permetterà di sfruttare aptitude, che sarebbe una versione più veloce e molto utile, soprattutto per i driver, del classico apt-get.
Svolto questa operazione, digitiamo questo comando
aptitude install wireless-tools
Provvediamo ad installare il tool per il rilevamento delle reti wireless. Questo tool sarà in grado di sfruttare la scheda di rete wireless del computer.
Solitamente, già con questo, per quanto riguarda i driver wifi si è a posto. Sconsiglio per uso personale, di installare tutti i driver del mondo. Il kernel sicuramente riuscirà ad interfacciarsi con la vostra scheda di rete.
Altri driver
Per altri driver non c’è molto da fare. Se per caso avete un componente che non viene riconosciuto, si può soltanto cercare nel sito del produttore della periferica in questione, per cercare un driver compatibile.
Per chi ha dei seri problemi di compatibilità può provare a scaricare i firmware mancanti, tramite questo indirizzo.
Dato che questo è un repository, sarà necessario usare wget per scaricare il file che ci serve. Quindi:
wget http://cdimage.debian.org/cdimage/unofficial/non-free/firmware/stretch/current/firmware.zip
Ora digitiamo:
unzip firmware.zip (mettendo uno spazio finale)
Ora quindi digitiamo:
dpkg -i *.deb
Quando viene richiesto, accettare le svariate licenze dei vari driver.
Ora provvediamo, per pulire tutto, a digitare:
rm -r *
Così abbiamo rimosso tutti i file e le directory, tra cui l’archivio firmware.zip stesso, che non ci serve più.
Pulizia del sistema operativo
Prima di continuare effettuiamo una pulizia del sistema operativo. Diamo quindi:
apt-get autoremove
Se richiesto lanciare un: apt –fix-broken install, per correggere tutte le dipendenze non completamente risolte dei driver. Ridare poi il comando apt-get autoremove.
Desktop Environment
Finalmente abbiamo concluso la configurazione di base. Ora è giunto il momento di installare il DE. Io provvederò ad installare Gnome Shell, mediante il comando:
apt-get install gnome-shell
Installiamo i tool rimanenti
Dopo l’installazione del DE, prima di riavviare, dobbiamo installare alcuni tool. Questo perché il DE non fornisce nulla post installazione. E quindi se riavviamo ora… ci si ritrova davanti ad un sistema che non può essere modificato in nessun modo.
Iniziamo ad aggiungere un terminale a Gnome con il comando:
apt-get install gnome-terminal
Procediamo con l’andare ad aggiungere qualche strumento per poter gestire i file .deb. Da terminale diamo quindi:
apt-get install gdebi gnome-software
Il synaptic io non lo installo. Non mi serve. Nel caso a voi servisse:
apt-get install synaptic
Installiamo un browser, in questo caso firefox, dato che il sistema è totalmente sprovvisto di browser, dando semplicemente questo comando:
apt-get install firefox-esr
A questo punto siamo pronti a riavviare il sistema.
Installiamo le Guest Addons di Virtualbox
Se hai installato Debian 9 in una macchina virtuale creata mediante VirtualBox, dovrai seguire questi passaggi.
Dall’interfaccia di VirtualBox, della macchina virtuale, quando Debian è avviata e sei sul desktop di Gnome, clicca su Dispositivi -> Inserisci l’immagine del CD delle Guest Addons
Dalla finestra che comparirà sul desktop di Gnome clicca Annulla
Ora andiamo ad aprire un terminale e accediamo tramite root
Ora digitiamo:
cd /media/cdrom0/
Ora digitiamo:
cp VBoxLinuxAdditions.run /home/nome_utente/
Al posto di nome_utente inserisci il tuo nome utente che hai scelto al momento dell’installazione
Ora andiamo a lanciare il seguente comando:
cd /home/nome_utente/
E quindi:
apt-get install linux-headers-$(uname -r)
Questo servirà per installare il modulo headers del kernel (che contiene tutte le sue info, necessarie per l’installazione delle guest additions.
A questo punto diamo:
./VBoxLinuxAddition.run
Per installare effettivamente le guest additions.
Procediamo ora a digitare:
rm VBoxLinuxAdditions.run
E quindi andiamo a smontare il disco di VirtualBox.
Come ultima fase riavviamo il sistema
Siamo arrivati alla conclusione
Con questa ultima parte il sistema è stato installato correttamente. Ti lascio al mio precedente articolo, in cui mostravo cosa installo io (e come lo installo) su Debian 9. In modo tale che anche tu puoi avere la mia stessa configurazione desktop (software, si intende).
Con questo è tutto gente… alla prossima!