Ed eccoci qui in questo piccolo post. So che un post di questo genere può far storcere il naso a svariate persone che si aspettano qualcosa di più da un mio post, ma… articoli di questo genere sono decisamente utili per chiunque sia poco esperto nel mondo informatico e ha bisogno di imparare come si masterizzi una ISO in una chiavetta USB per poter, ad esempio, cambiare sistema operativo del computer o magari provare una nuova distribuzione Linux, spinto dalla curiosità di una recensione.
Per fare un esempio di quest’ultima situazione, pochi giorni fa ho pubblicato la recensione della nuova Ubuntu 18.04 LTS. Con questa recensione non poche persone hanno voluto provare questo nuovo rilascio, spinti dalla curiosità di provare in prima persona tutte le novità descritte nell’articolo da me realizzato. Tra tutte queste persone, ce n’erano alcune che avevano dei problemi con la masterizzazione della ISO in una chiavetta. Quindi…. per venire in contro anche a queste persone, benvenuti in questo piccolo tutorial.
Metodi di masterizzazione di una chiavetta
Esistono svariati metodi per masterizzare una chiavetta. Svariati metodi che alla fine dei conti portano allo stesso risultato (se ovviamente la procedura viene compiuta nel modo corretto). Questi metodi variano a seconda del sistema operativo che si va ad utilizzare per poter rendere una propria chiavetta bootable.
È possibile creare una chiavetta di questo genere tramite Windows, Linux o Mac.
Cosa è richiesto per procedere con il tutorial?
Per procedere con il tutorial è necessario innanzi tutto di una chiavetta USB, per lo meno da 4 GB. Queste ultime devono avere come minimo il supporto allo standard 2.0. Nel caso il vostro computer supporti lo standard 3.0 o 3.1, meglio usare una chiavetta che riesca a fruttare tali tecnologie, per poter ottenere vantaggi prestazionali (in lettura o scrittura) notevoli.
Nel caso possediate un Mac di ultima generazione, non sono disponibili porte USB standard, ma è dotato di 2 o 4 porte thunderbolt 3, che sono come dimensioni strutturali, uguali a delle classiche USB-C.
In questo caso dovrete usare un dock, ovvero un dispositivo che vi permette, una volta collegato ad una delle porte disponibili, di avere a disposizioni porte per l’uscita video, porte usb standard e molte altre ancora. Un esempio di dock può essere questo.
Scaricare una iso di un sistema operativo
Beh ovviamente prima di poter procedere con l’operazione, sarà necessario scaricare una ISO del sistema operativo che si desidera provare. Nel caso di Ubuntu, ad esempio, puoi seguire questa guida. Nel caso in cui volessi scaricare una ISO di Windows 10 (ovviamente dovrai già possedere una key o comprarne una), potrai seguire quest’altra mia guida.
Procedimento con Windows
Bene una volta ottenuto tutto ciò che serve possiamo proseguire. Per prima cosa dovrai procedere a scaricare un programma gratuito chiamato Rufus.
Questo software non necessita di installazione. Questo vuol dire che una volta scaricato, dovrai semplicemente doverlo aprire.
Aperto il software, questa è l’interfaccia che ti si presenterà davanti
Nel primo form dovrete andare a selezionare la vostra chiavetta USB. Non vi preoccupate, se l’avete inserita prima di aprire il software, verrà selezionata automaticamente.
Come ultima cosa, nella penultima spunta, dovrete cliccare sull’icona del CD per poter andare a selezionare la vostra ISO. Fatto questo, potrete cliccare sul pulsante Avvia per poter avviare il processo. Confermate tutti gli avvisi che vi compariranno per iniziare la procedura.
Procedimento con Linux
Su Linux non si può usare il software Rufus. Per questo motivo andremo ad utilizzare due programmi, a seconda della vostra distribuzione in uso.
Se siete su Linux Mint andremo ad utilizzare Mint Stick, software già preinstallato nel sistema operativo che vi consentirà di rendere una chiavetta avviabile.
Se avete Debian e derivate (tra cui Ubuntu), potrete scaricare comunque il software seguendo il seguente link. Scaricate la versione a 32 o a 64 bit a seconda dell’architettura del vostro computer.
Dato che andrete a scaricare un file deb, per installarlo potrete utilizzare o il software center della distribuzione in uso oppure Gdebi.
Per installare Gdebi su Debian, Ubuntu e tutte le loro relative derivate basterà aprire un terminale e digitare:
Per Ubuntu e derivate
sudo apt-get install gdebi
Per Debian e derivate
su
apt-get install gdebi
Ricordo ancora una volta che su Linux Mint tale software è già preinstallato.
Una volta installato, procedete con la sua apertura. Aperto il software vi si presenterà questa semplice interfaccia grafica
Nel primo campo dovrete andare a selezionare il file ISO che dovete andare a scrivere sulla chiavetta USB. Nel secondo, andate a selezionare la chiavetta USB stessa.
Completati questi due passaggi, cliccate Avvia processo o Start process
Nel caso usiate Fedora o Derivate
Per Fedora e le sue derivate, che utilizzano pacchetti in formato RPM e non DEB (come nel caso di Debian), non si può usare tale programma. In questo caso, andiamo ad utilizzare UNetbootin.
Per installarlo sarà sufficiente:
su
dnf install unetbootin
Completato il processo di installazione potrete proseguire ad aprirlo. Vi troverete datanti alla seguente interfaccia
Con questo software sarà sufficiente mettere la spunta alla seconda voce, andare a selezionare il file ISO precedentemente scaricato, la chiavetta USB che si vuole rendere bootable e infine cliccare su OK per avviare il processo di scrittura
Attenzione: con i metodi visti qui sopra, sia per Windows che per Linux, si andranno a cancellare tutti i dati memorizzati nella vostra chiavetta. Quindi prima di iniziare assicuratevi di avere una copia del suo contenuto o di usare una chiavetta vuota.
Procedimento con un mac
Per ultimo vediamo la procedura da effettuare nel caso avete un mac e non un PC Windows / Linux.
In tal caso andremo ad utilizzare il software Etcher, disponibile in questo indirizzo. Questo programma non solo è compatibile per MacOS, ma anche per Windows, anche se per quest’ultimo sistema operativo consiglio Rufus, appena visto in precedenza.
Scaricato il file dmg del programma, procedete con la sua installazione. Completato il processo e aperto, il suo funzionamento è davvero semplice e viene spiegato meticolosamente nel sito ufficiale.
Concludendo, oggi con questo piccolo tutorial spero di aver aiutato molte persone nel processo di creazione di ISO bootable, molto utili per provare o installare nuovi sistemi operativi nel proprio computer o nel computer degli amici.
Spero che questo piccolo post ti sia stato utile. Se è così mi fa davvero molto piacere.
Con questo è tutto…. alla prossima!